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Ryder Cup 2021: Stati Uniti avanti 3-1 dopo i foursome, per l’Europa unico punto di Rahm/Garcia. Disastro McIlroy/Poulter

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Si conclude la prima parte della giornata nell’edizione 2021 della Ryder Cup (benché tutti i manifesti mantengano la dicitura “Ryder Cup 2020”, come doveva essere prima del rinvio per pandemia di Covid-19). Nei foursome a prevalere sono gli Stati Uniti per 3-1, con tre successi pieni contro un’unica vittoria europea.

Al netto successo della coppia spagnola formata da Jon Rahm e Sergio Garcia (perfetto sul green il numero 1 del mondo) su Justin Thomas e Jordan Spieth, per la squadra capitanata da Padraig Harrington non arrivano buone notizie soprattutto dal quarto match. Fallita la scelta di inserire insieme Rory McIlroy e Ian Poulter, disastrosi nella parte iniziale (5 down dopo le prime cinque buche) e mai in grado di risalire la china, tant’è che Patrick Cantlay e Xander Schauffele vincono per 5&3.

Più semplicemente non fortunati gli altri due confronti. Nel secondo a partire, infatti, Paul Casey e Viktor Hovland lottano fino a due terzi del percorso di Whistling Straits, ma nel finale il talento di Dustin Johnson e Collin Morikawa, molto bravi a trovare tanti bei putt, riesce a farli prevalere per 3&2. Nel terzo, invece, molto altalenante la battaglia tra Brooks Koepka e Daniel Berger da una parte e Lee Westwood e Matt Fitzpatrick dall’altra. Il vantaggio iniziale conquistato dagli americani viene recuperato alla 9, ma due birdie della coppia USA alla 10 e alla 11 rimette un margine di sicurezza, mantenuto fino alla fatal 17: 2&1.

Curiosamente, 3-1 è anche il vantaggio con il quale gli Stati Uniti, nel 2018, si erano portati avanti dopo la prima metà di giornata al Le Golf National di Parigi, ma quelli erano fourball; nei foursome, invece, l’Europa si fece travolgente e ribaltò tutto con un sonoro 4-0. A proposito di fourball, questi sono previsti a partire dalle 19:10 italiane. Di sicuro, per Steve Stricker le indicazioni sono di quelle che lasciano il sorriso. Il colpo più iconico, nonostante la sconfitta, è di Jordan Spieth alla 17: palla profondissima sotto il green, praticamente in verticale, lui riesce a mettercela rischiando, contemporaneamente, di finire dritto nel Lago Michigan.

Foto: LaPresse

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