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Tennis, Lorenzo Sonego: “Pronto per la Coppa Davis. Ho lavorato sul servizio, agli US Open ero troppo teso”

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Lorenzo Sonego attualmente è impegnato nel torneo ATP 250 di Metz (Francia) nel quale oggi se la vedrà contro il danese Holger Rune. Un nuovo scalino da superare per il tennista torinese che vuole proseguire nel suo buon momento di forma e, soprattutto, puntare ad un autunno da protagonista, con numerosi obiettivi ancora da centrare.

Siamo nel momento giusto, quindi, per provare a fare il bilancio di questo 2021 con il tennista numero 24 del ranking. L’occasione giusta è arrivata nel corso della trasmissione su web-tv “TennisMania” di Sport2U in collaborazione con OA Sport. Alla conduzione Dario Puppo e Giandomenico Tiseo hanno stuzzicato il nostro alfiere davvero a 360°. Andiamo a conoscere gli spunti più importanti dell’intervista.

Esordio con l’andamento del torneo di Metz (brillante successo contro Marton Fucsovics) primo torneo al chiuso di questo periodo, dopo la campagna statunitense.

“Non era facile passare da outdoor a indoor – conferma – e nemmeno adattarsi contro un rivale che aveva ottenuto grandi risultati ultimamente. Ero un po’ preoccupato prima dell’inizio della partita, ma è andata abbastanza liscia, non ho avuto sbavature, ho sempre tenuto bene il servizio e risposto nella maniera giusta al suo grande servizio. Bene così”.

Una delle caratteristiche del tennista classe 1996 è adattarsi a tutte le superfici senza apparenti problemi. Un “click” che ha avuto un inizio ben preciso.

“Sicuramente Vienna nel 2020 è stato il torneo che mi ha lanciato anche sul veloce e, soprattutto, mi ha fatto capire che posso giocare a grandi livelli su più superfici. Sono cresciuto sulla terra, ovviamente, e mi sento più a mio agio su di essa, ma grazie al servizio posso aiutare il mio gioco anche sul rapido. La battuta mi dà tanti punti diretti, mi permette di chiudere i game in maniera più facile e mi fa fare meno fatica. In questo modo puoi battagliare più a lungo, anche quando sei tre set su cinque. Posso dire di avere lavorato molto sul servizio proprio per questo motivo”.

Purtroppo, però, il recente US Open si è concluso troppo in fretta, con l’eliminazione all’esordio contro il tedesco Oscar Otte  con il punteggio di 7-6, 5-7, 6-7, 6-7.

“Le motivazioni sono molteplici. Avevo aspettative alte per quel torneo e sentivo la tensione in maniera maggiore rispetto ad altre volte. Ci tenevo a fare bene e, proprio per questo, mi sono irrigidito a livello di muscoli. Giocavo meno libero del solito e ho avvertito anche qualche crampo che mi ha rallentato. L’avversario, poi, mi ha creato grandi difficoltà con un modo di giocare particolare. Ha un gran servizio, alcuni game li gioca bene, altri meno, e non ti fa mai entrare in ritmo. Sostanzialmente, non riesci mai a giocare al tuo massimo. Il primo turno, come si sa, è sempre complicato, perchè devi adattarti alle condizioni del campo, al clima e la tensione è enorme. Peccato perchè stavo giocando bene in quel periodo, ero in forma e reduce da diverse belle partite, come contro Alcaraz e Tsitsipas a Cincinnati. Evidentemente essermi sentito troppo carico è stato un boomerang”.

Siamo ormai a fine settembre, quali saranno gli obiettivi del torinese in questo ultimo scorcio di 2021?

“Innanzitutto giocherò gli ultimi due Masters1000 della stagione (Indian Wells e Parigi-Bercy, ndr), quindi l’ATP 500 di Vienna, nel quale ho fatto bene l’anno scorso. Cercherò di dare il massimo per fare ulteriore esperienza, poi il sogno sono ovviamente le ATP Finals, perchè si disputano nella mia città ma, ad ogni modo, non ho fretta di arrivarci. Posso pensarci anche nei prossimi anni. Quindi c’è la Davis. Siamo un bel gruppo e possiamo puntare in alto. Sono a disposizione della squadra, se Volandri vorrà io sono prontissimo La programmazione è mirata per arrivare bene anche a questi mesi. Mi sento in forma anche se ho giocato tanto e ci tengo a proseguire in questo modo”.

Lorenzo Sonego è uno dei tanti tasselli di un movimento tennistico italiano che sta vivendo un momento d’oro.

“Tutto è partito da Marco Cecchinato a Parigi. Quella semifinale ha dato una spinta a tutti. Ci ha fatto capire che non solo i primi 10 al mondo possono arrivare in fondo ad uno Slam. Dietro di lui si è poi segnalato Matteo Berrettini allo US Open, e la conferma è stata importante. Siamo un bel gruppo, siamo tutti amici, ci confrontiamo, ci alleniamo assieme e cresciamo l’uno con l’altro. La Federazione, poi, sta lavorando nel migliore dei modi, con giovani e anche giovanissimi”.

Nel corso dell’estate, il torinese ha anche preso parte ai Giochi Olimpici di Tokyo. Un mix di sensazioni non da poco.

“L’emozione più bella è stata seguire la fine del salto in alto (vittoria di Gianmarco Tamberi, ndr) e l’oro di Marcell Jacobs nei 100 metri. L’ho vissuta davvero come se fossi stato lì a bordo pista. Purtroppo a Tokyo non potevi andare a seguire gli altri sport, ma avrei voluto vedere l’Italia del basket, per esempio. Le Olimpiadi sono una esperienza unica. In quell’occasione quando giochi vuoi fare bene e ci tieni in maniera particolare. L’atmosfera è magnifica, vedere gli atleti di tutti i Paesi riuniti, confrontarsi, notare la professionalità che si respira in ogni istante è incredibile. Tokyo me la porterò sempre nel cuore, anche perchè è stata la mia prima Olimpiade”

Ultima battuta sul match a cui è più legato di questo 2021 e una sorta di riassunto del Lorenzo Sonego tennista.

“Senza dubbio la partita contro Dominic Thiem giocata a Roma. Un match particolare e il più speciale di questo anno. Giocavo in casa, davanti a tanto pubblico, e abbiamo messo in scena una partita di livello alto. Ovviamente me la ricordo con piacere anche per come è finita, anche se il pubblico è dovuto uscire alle 23.00 per il coprifuoco. Io sono fatto così. Vivo il tennis come divertimento, come un gioco. Ho persone attorno che sono appassionate come me e viviamo tutto sempre con il sorriso. Per me l’importante è giocare ogni punto e lottare fino alla fine. Uscire dal campo senza rimorsi, in poche parole. In questo sport hai un avversario dall’altra parte della rete, se vince lui gli faccio i complimenti, ma io voglio sempre uscire dal campo senza rimorsi”.

Foto: Lapresse

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