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Tennis, si complica la corsa di Jannik Sinner alle Atp Finals. Hurkacz vola: serve il cambio di passo

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Percorso in salita per Jannik Sinner per l’obiettivo ATP Finals a Torino. Il Master di fine anno, che per la prima volta a partire da questo 2021 si terrà in Italia, non sarà un traguardo facilmente raggiungibile dall’altoatesino.

Come è noto, saranno i primi otto dell’ATP Race, ovvero della graduatoria di rendimento stagionale, che avranno accesso al torneo. Attualmente, Jannik è n.11 di questo graduatoria e deve fare i conti con il terzo titolo del 2021 del polacco Hubert Hurkacz a Metz (Francia). Hurkacz, che aveva sconfitto proprio Sinner nella Finale del Masters1000 di Miami, potrebbe aver compiuto un passo importante, essendo attualmente n.8 della classifica, tenendo conto che i primi quattro sono già qualificati, ovvero il serbo Novak Djokovic, il russo Daniil Medvedev, il greco Stefanos Tsitsipas e il tedesco Alexander Zverev.

CLASSIFICA ATP RACE 2021

1 Novak Djoković SRB 8370
2 Daniil Medvedev RUS 6380
3 Stefanos Tsitsipas GRE 5470
4 Alexander Zverev GER 4915
5 Andrey Rublev RUS 4030
6 Matteo Berrettini ITA 3955
7 Rafael Nadal ESP 2985
8 Hubert Hurkacz POL 2755
9 Casper Ruud NOR 2675
10 Félix Auger-Aliassime CAN 2320
11 Jannik Sinner ITA 2255

– Già qualificati alle ATP Finals

L’azzurro quindi è già tagliato fuori? No, ma il contesto è complicato. In primis, Sinner dovrebbe vincere a Sofia nel torneo a cui prenderà parte questa settimana, replicando quanto fatto nel 2020. Un successo che lo porterebbe a 2505 punti, dovendo guardare a quello che farà il norvegese Casper Ruud a San Diego, attualmente nono nella graduatoria. La considerazione dello scandinavo è giustificata dalla sicura assenza nelle Finals dello spagnolo Rafael Nadal, viste le sue problematiche al piede. La sua defezione può aprire una porta, ma vi potrebbero essere ulteriori scenari.

E’ un fatto che anche Djokovic sia in dubbio sull’essere o meno a Torino, visto quanto dichiarato nel corso degli US Open. Da capire come e quanto Nole saprà recuperare dal punto di vista fisico e mentale dopo il ko contro Medvedev nell’atto conclusivo di New York. Qualora dovesse mancare anche il serbo, allora la situazione sarebbe ulteriormente vantaggiosa per il classe 2001 del Bel Paese che però avrebbe il dovere in primis di imporsi sul cemento bulgaro e poi di fare più punti che può nel Masters1000 di Indian Wells (7-17 ottobre), sperando anche in un tabellone favorevole.

Dopo l’impegno americano si potranno tirare le somme e si comprenderà quale sarà la scelta migliore sul da farsi, considerando l’ATP 500 di Vienna (25-31 ottobre) e il 1000 di Parigi-Bercy (1°-7 novembre) come ultime carte prima delle Finals (14-21 novembre).

Foto: LaPresse

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