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Tiro con l’arco, Italia senza medaglie ai Mondiali di Yankton. Bilancio negativo, ma non fallimentare

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Si sono chiusi ufficialmente nella giornata di ieri i Campionati Mondiali di tiro con l’arco 2021, prima rassegna iridata post-olimpica e penultimo appuntamento internazionale di rilievo dell’anno all’aperto. L’Italia, reduce dalle due medaglie ottenute a Tokyo, è rimasta a bocca asciutta in quel di Yankton interrompendo una striscia di 3 edizioni consecutive con almeno un podio nel ricurvo (7 se consideriamo anche il compound).

Il bilancio complessivo non può che essere negativo dunque per la selezione azzurra di arco olimpico, tuttavia ci sono alcune note liete che possono far ben sperare in prospettiva. Uno dei risultati più significativi in tal senso è sicuramente il 9° posto nella gara individuale maschile di Alessandro Paoli, al debutto assoluto in un Mondiale Senior, che si è fermato agli ottavi di finale tirando ad altissimi livelli negli scontri a eliminazione diretta e arrivando davvero ad un passo dal successo contro il fenomenale americano Brady Ellison.

Il 22enne piemontese, molto competitivo anche nel ranking round a cospetto dei migliori arcieri al mondo (erano presenti davvero tutti i big), ha superato nel suo cammino ai sedicesimi il giovane compagno di squadra Federico Musolesi, autore a sua volta di una buona gara a livello individuale dopo aver fatto fatica in qualificazione. Capitolo a parte per la stella Mauro Nespoli, argento olimpico a Tokyo, eliminato al secondo turno da un avversario (il giapponese Kuwae) che ha tirato a livelli stellari per tre volée.

In precedenza gli azzurri avevano però “bucato” completamente la gara a squadre, uscendo di scena agli ottavi contro un abbordabile Brasile dopo aver regalato le prime due volée. In ogni caso ai quarti il terzetto tricolore sarebbe stato chiamato ad un’impresa titanica contro i coreani, di conseguenza non ci sono grandi rimpianti in ottica medaglia.

Mondiale in linea con le aspettative invece per la formazione femminile, priva di Tatiana Andreoli (sostituita da Vanessa Landi), in cui c’è però la sensazione di aver mancato una buona occasione per cogliere un clamoroso podio nella gara a squadre. Le azzurre, straordinarie nel match contro le padrone di casa americane, si sono poi sciolte nel momento decisivo ai quarti contro un sorprendente Brasile, perdendo una buona chance per giocarsi almeno il bronzo.

Lucilla Boari si è attestata su buoni livelli nel ranking round (17ma assoluta) dopo il bronzo di Tokyo, per poi perdere il derby azzurro contro Chiara Rebagliati al secondo turno del tabellone individuale alla freccia di spareggio. Quest’ultima ha messo in campo una prestazione di grande spessore, raggiungendo gli ottavi e uscendo di scena a testa alta per mano della campionessa olimpica in carica An San. Due vittorie importanti per il morale dopo un biennio difficile per Landi, fermata ai sedicesimi da una Nakamura in grande spolvero.

Foto: World Archery

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