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US Open, Alexander Zverev vola in semifinale! Il tedesco batte Lloyd Harris in tre set

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Missione compiuta per Alexander Zverev. Il n.4 ATP vince e convince contro Lloyd Harris (n.46 del ranking) nei quarti di finale degli US Open. Il teutonico ha confermato i favori del pronostico, aggiudicandosi il match con il punteggio di 7-6 (6) 6-3 6-4 in 2 ore e 8 minuti di partita. Ancora una volta il servizio si è rivelato un’arma notevole per Zverev e per il sudafricano c’è stato poco da fare. Semifinale dunque conquistata e prossimo avversario che verrà fuori dal confronto tra il n.1 del mondo Novak Djokovic e l’azzurro Matteo Berrettini.

PRIMO SET – Fase di studio nelle prime battute con entrambi i giocatori che annullano delle chance “break”. A sorpresa è Zverev a capitolare per primo nell’ottavo game ed Harris ha la chance di far suo il primo parziale. La reazione del tedesco è veemente e per il sudafricano il contro-break è una sentenza. Ci si gioca il tutto per tutto nel tie-break e Lloyd ha di che rammaricarsi per un set-point non sfruttato, mentre il teutonico è concreto, guadagnandosi il primo parziale sull’8-6.

SECONDO SET – Nella seconda frazione il n.4 del mondo mostra i muscoli e per il n.46 del ranking i problemi aumentano. Sascha trova con maggior continuità il campo e sfrutta alla perfezione i suoi turni al servizio. Conclusione: nessuna palla break concessa e break letale per Harris nel secondo gioco (6-3).

TERZO SET – Il break in apertura ha il sapore della condanna: il tedesco è un “killer” da questo punto di vista, mettendo a nudo le difficoltà psicologiche del sudafricano, che subisce il secondo break nel terzo gioco della frazione. Il n.46 del mondo ha una reazione nel sesto, accorciando le distanze, ma Zverev non trema e fa calare il sipario sullo score di 6-4.

Il tedesco conclude con 20 ace, l’81% dei punti vinti con la prima di servizio e il 47% con la seconda, ottenendo ben il 62% dei punti in risposta alla seconda di Harris. Per Sascha il computo è nettamente in attivo nel rapporto vincenti/errori non forzati pari a 42/26.

Foto: LaPresse

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