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US Open, anche Novak Djokovic è umano: la tensione lo tradisce alle soglie della gloria

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Era tutto pronto per la festa, ma qualcosa è andato storto. Novak Djokovic non aveva fatto i conti con le sue debolezze, con la sua umanità. Ci aveva abituati a gesta da extraterrestre, ma il Grande Slam (ovvero la vittoria di tutti e quattro i titoli Major nello stesso anno solare) è rimasto solo un sogno incompiuto. Ha influito sicuramente la stanchezza dopo i match durissimi contro il nostro Berrettini e il tedesco Zverev, ma probabilmente è stata letale la troppa emozione. Fatto sta che la caduta nella finale di questi US Open 2021 contro il russo Daniil Medvedev (numero 2 al mondo) lascerà nel serbo un vuoto incolmabile per molto tempo. Nessuno si sarebbe mai aspettato una fine così dopo una cavalcata perfetta fino all’atto conclusivo, ma il bello dello sport risiede anche nelle sconfitte.

A rendere tutto ancora più magico ci hanno pensato i 20.000 dell’Arthur Ashe Stadium a fine partita. Un applauso a scena aperta che ha portato Djokovic alla commozione. Dopo una vita passata a ricevere odio (spesso ingiustificato ed esagerato) da parte degli appassionati sugli spalti, anche il numero 1 al mondo ha avuto la sua piccola vittoria, il suo premio di consolazione. Le parole di Novak a fine partita, hanno dimostrato tutta la sua gratitudine verso la gente di New York: Anche se non ho vinto, il mio cuore è pieno di gioia perché mi avete fatto sentire speciale su un campo da tennis. Avete toccato il mio animo, grazie per avermi incoraggiato“.

Restano dunque soltanto due i tennisti che sono riusciti nell’impresa di completare il Grande Slam nel singolare maschile, ovvero Jon Budge (nel 1938 da dilettante) e Rod Laver (nel 1962 da dilettante e nel 1969 da professionista), mentre sono sempre sette i giocatori che hanno conquistato tre Major su quattro nello stesso anno solare (Jack Crawford nel 1933, Lew Hoad nel 1956, Jimmy Connors nel 1974, Mats Wilander nel 1988, Federer nel 2004, 2006 e 2007, Nadal nel 2010 e Djokovic nel 2011, 2015 e 2021).

Ora per Djokovic non si concluderà qui. Sicuramente il serbo vorrà continuare a stupire. Il primo obiettivo sarà ovviamente quello di superare, già agli Australian Open, Rafael Nadal e Roger Federer nella classifica dei tennisti con più titoli Major vinti (attualmente sono tutti e tre fermi a quota 20 Slam) e poi ritenterà l’impresa del Grande Slam. Il numero 1 al mondo lascia la Grande Mela con tanto rammarico e delusione, ma con la consapevolezza di essere uno dei tennisti più forti della storia (a fine partita Medvedev l’ha definito addirittura come IL più forte della storia). A noi, invece, rimane un’ultima rivelazione: Novak Djokovic è umano e merita solo tantissimi applausi.

Foto: LaPresse

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