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US Open, Jannik Sinner vince la maratona col commediante Monfils con una grande prova di carattere: è agli ottavi!

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Un esame di maturità per Jannik Sinner, la partita di oggi. Non per il risultato, che è una vittoria soffertissima in cinque set contro il francese Gael Monfils in tre ore e quaranta minuti con il punteggio di 7-6 6-2 4-6 4-6 6-4, non per il livello espresso in campo, comunque alto per buona parte del match inframezzato da alcuni momenti di rottura (da evidenziare il quarto set perso dal vantaggio di 4-0). Ma per l’atmosfera in cui il ragazzo di Sesto Pusteria si è trovato a giocare, con il pubblico schierato completamente dalla parte del transalpino, che ha attratto a sé il Louis Armstrong Stadium mettendo la partita sul piano emotivo. L’azzurro, dopo aver sprecato chance di vittoria sia nel terzo che nel quarto set, è rimasto centrato nella decisiva frazione nonostante il tifo tutto contro, mantenendo il break di vantaggio conseguito in avvio e trascinandolo fino alla chiusura.

La partita segue l’andamento dei servizi per la prima mezz’ora. Giochi abbastanza rapidi, in cui ci sono ben pochi problemi quando si comincia lo scambio dalla propria metà campo. Il decimo gioco vede Sinner perdere incisività. facendosi infilare da un rovescio stretto di Monfils e con un errore da fondocampo di dritto: il francese va a servire per il set, ma si disunisce e l’azzurro è bravo ad approfittarne, portando il set al tie-break e stravincendolo per 7-1 sull’onda emotiva del game precedente.

Che continua anche nel primo gioco della seconda frazione, con Jannik che ha due palle break in apertura, ma il francese le annulla grazie ad una striscia positiva al servizio. L’inevitabile viene solo rimandato, poiché Monfils gioca troppo a strappi e concede il break nel quinto gioco; il transalpino è diventato molto falloso, compiendo molti errori grossolani e non sapendo come scalfire le certezze di Sinner, complice anche una seconda di servizio con ben poco mordente. Arriva un altro break e l’azzurro chiude subito i conti sul 2-0.

Nel terzo set Monfils continua ad essere poco incisivo con seconda di servizio e rovescio, ma tenta di rimettersi in partita come può. Il pubblico è dalla sua parte e lui si nutre di queste cose, esaltandosi e trovando lo smalto migliore. Il terzo gioco è difficilissimo per Sinner, che deve fronteggiare quattro palle break, ma si salva con maturità tra buone prime di servizio ed errori gratuiti. E nel settimo gioco è di nuovo Jannik a mettere il muso avanti, ma incappa in un altro turno di servizio difficile, con il transalpino che va tutto d’istinto e recupera: tra punti di talento e qualche urletto di troppo (come sul set point) il transalpino va sul 2-1.

Ma Jannik mette subito da parte la frazione persa e parte subito a razzo sul servizio avversario. Un dritto laser dei suoi e un punto meraviglioso recuperando l’attacco avversario gli permette di passare subito a condurre la quarta frazione, difendendo il vantaggio con le unghie e con i denti nel gioco successivo. Sembra fatta sul 4-1 e servizio, ma un altro turno di servizio disastroso ridesta il transalpino, che si trascina dietro il pubblico e ribalta l’inerzia della frazione: Sinner va nel pallone, subisce sei giochi consecutivi e si va al quinto set.

L’azzurro va negli spogliatoi per un toilet break e si toglie da dosso i panni della sfinge che ha in campo, sbattendo più volte la mano destra contro le protezioni in gomma del campo. È il sintomo di un giocatore a cui brucia l’andamento del quarto set e vuole dimostrare di potersi portare a casa questa partita. La chance arriva subito nel primo game, con Jannik che si prende il break nel primo gioco e lo difende strenuamente in ogni turno di gioco. A dir la verità ogni scambio è diventato una battaglia campale, in cui quella vecchia volpe di Monfils continua a portare dalla sua gli spettatori mostrando tutta la sua stanchezza. Sinner non si fa intimidire e fa sentire quando può la sua voce, anche quando va a servire per il match mentre tutto il campo intona il nome del transalpino: l’altoatesino spinge ogni colpo e si procura due match point, il primo è una volée in rete, il secondo viene concretizzato dal dritto lungo di Monfils che porta Jannik ad alzare finalmente il pugno in cielo.

Sinner ha vinto 175 punti contro i 161 del suo avversario, ed è stato il meno sprecone dei due: 36-48 il conteggio tra vincenti e non forzati, contro il 61-78 di Monfils, che ha dalla sua 21 ace ma anche 10 doppi falli. Jannik ha salvato 12 delle 18 palle break avute contro in partita, anche se la prima di servizio ha continuato a latitare (56%), ma dalla sua ha anche 61 punti vinti in risposta.

Foto: LaPresse

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