Tennis
US Open, Novak Djokovic: “Matteo Berrettini è il migliore dopo Del Potro per servizio e diritto”
E’ durato un set il sogno di Matteo Berrettini di sconfiggere Novak Djokovic ai quarti di finale degli US Open. Dopo aver agguantato il primo parziale per 7-5, sul romano si è abbattuto un vero e proprio uragano: il numero uno del mondo ha elevato in maniera esponenziale il livello del proprio gioco, non sbagliando praticamente più nulla e lasciando appena 7 game all’italiano nei rimanenti parziali (6-2, 6-2, 6-3).
Il fuoriclasse balcanico, che insegue il 21° titolo dello Slam in carriera che gli consentirebbe di staccare Roger Federer e Rafael Nadal, ha speso parole d’elogio per il portacolori del Bel Paese subito dopo il match: “Ho messo molte energie in campo. Berrettini è uno splendido giocatore, ormai stabile tra i top10. Quando ci affrontiamo sono sempre battaglie dure, anche stasera lo è stata. Ha uno dei migliori servizi del circuito, c’è un motivo se lo chiamano ‘il martello’. Dopo Del Potro è il migliore per servizio e diritto, bisogna rimanere concentrati su ogni punto contro di lui“.
Djokovic ha ammesso di aver giocato un tennis pressoché perfetto dalla seconda frazione in avanti: “Quando ho perso il primo set, sono riuscito a dimenticarlo. Nel secondo ero molto concentrato, ho alzato il livello. Ho giocato i miei migliori tre set del torneo, non c’è dubbio.
Ognuno ha i suoi modi per rimanere calmo e giocare punto su punto. Entrarci in questa bolla è molto difficile, uscirne facilissimo. E’ una lezione di vita e di forza mentale“.
Ora per il serbo si profila lo spauracchio Alexander Zverev, che lo sconfisse in semifinale alle Olimpiadi di Tokyo: “Zverev è in grandissima forma, ha vinto tanto: Cincinnati, l’oro alle Olimpiadi… E’ arrivato in semifinale in maniera comoda, conosco bene il suo gioco. Tutte le partite sono lottate, è una semifinale Slam ed è inevitabile. Sono esaltato di affrontare questa sfida e magari di superarla“. Djokovic, infine, non vuole sentire parlare di Grande Slam, il vero obiettivo della sua stagione: “No, io penso solo alla prossima partita“.
Foto: Lapresse