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US Open, Paolo Canè: “Tsitsipas ha fatto bene, Murray ha accusato mentalmente. Serve un regolamento”

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Torna l’appuntamento con TennisMania, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo del tennis. Ospite del giornalista e commentatore di Eurosport Dario Puppo, il commentatore tv ed ex Davisman, Paolo Canè.

Il primo dei temi trattati riguarda la polemica sollecitata dal match degli US Open tra Andy Murray e Stefanos Tsitsipas: il britannico, sconfitto al primo turno dopo cinque set, si è mostrato furioso agli occhi dei media. Il motivo? Le lunghe interruzioni durante la partita volute dal suo avversario nei momenti cruciali, soprattutto il secondo toilet break, risultato quasi sospetto, dati i venti minuti di attesa. Ecco come l’ex tennista commenta la situazione: “Credo ci sia bisogno di un regolamento. Altrimenti si va incontro a questi problemi e si perde la bellezza dell’incontro. C’è da dire che, chi è su con gli anni, patisce molto una pausa molto lunga. Perchè poi ripartire è durissima. E Murray ha accusato molto a livello mentale”.

Proprio Murray ha fatto intendere quanto queste pause fossero sospette. Che il greco lo abbia fatto apposta? “Non penso lo abbia fatto apposta – afferma Canè – ma se questo è servito ad infastidire a Murray ha fatto bene. In queste soste si perde la cognizione del tempo, in venti minuti c’è pure il tempo di mangiare una margherita con acqua naturale. Ci vuole una regola, un tempo limitato in cui fare la pausa. In Coppa Davis, per esempio, si andava negli spogliatoi dopo il terzo set, per un quarto d’ora. In 15 minuti – continua – avevi tempo per fare una doccia, un piccolo massaggio, mangiare qualcosa e riconcentrarsi. Il tempo volava”.

Chiuso il capitolo Murray-Tsitsipas, si affronta il tema della difficoltà della NextGen rispetto ai “vecchi leoni”, come Novak Djokovic: è lui il grande favorito del torneo a stelle e strisce? Questo e molto altro nella video intervista integrale.

LA VIDEO INTERVISTA A PAOLO CANE’


Foto: LaPresse

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