Pallavolo
Volley, Italia-Slovenia in Finale: chi sono gli avversari degli azzurri. Urnaut e veterani di SuperLega allenati da Giuliani
L’Italia affronterà la Slovenia nella semifinale degli Europei 2021 di volley maschile. La nostra Nazionale, capace di travolgere la Serbia per 3-1, tornerà in campo stasera (ore 20.30) per affrontare un avversario di lusso e inseguire il settimo sigillo continentale. Diamo uno sguardo più dettagliato ai prossimi rivali dei ragazzi del CT Fefè De Giorgi.
LA DIRETTA LIVE DELLA FINALE DEGLI EUROPEI DI VOLLEY ITALIA-SLOVENIA
La Slovenia ha iniziato la propria avventura con una sconfitta a sorpresa: 1-3 contro la Repubblica Ceca (poi rivelazione del torneo e capace di eliminare agli ottavi la Francia, fresca Campionessa Olimpica). I balcanici si sono poi ripresi regolando con comodi 3-0 le modeste Montenegro e Bielorussia, prima di infilare un’affermazione di rilievo contro la ben più quotata Bulgaria. Lo scorso 8 settembre (sono passati appena 11 giorni) è giunta la netta battuta d’arresto contro l’Italia (0-3). Nonostante i due ko maturati nella Pool B andata in scena a Ostrava (Repubblica Ceca), gli uomini di coach Alberto Giuliani sono riusciti a concludere al secondo posto in classifica e a non doversi spostare di sede per ottavi e quarti di finale.
A quel punto i vice campioni in carica hanno cambiato marcia nella fase a eliminazione diretta: 3-1 contro la Croazia, 3-0 alla Repubblica Ceca nel replay del girone e poi il capolavoro in semifinale contro la Polonia, un travolgente 3-1 rimontando da 0-1 e 22-24 contro i Campioni del Mondo davanti al proprio pubblico di Katowice. Va sempre ricordato che la Slovenia ha giocato due Finali agli Europei nella sua storia, venendo sconfitta in entrambe le occasioni: 3-0 contro la Francia nel 2015 (battendo proprio l’Italia per 3-1 nel penultimo atto), 3-1 contro la Serbia nel 2019. Ha però disputato soltanto un Mondiale (12mo posto nel 2018) e non è mai riuscita a qualificarsi alle Olimpiadi, quest’estate è stata quarta in Nations League.
Si tratta di una squadra decisamente caparbia, mai doma, pugnace, esperta e solida dal punto di vista tecnico-tattico. Il fondamentale di riferimento è indubbiamente la difesa e, come contro tutte le squadre di Giuliani, non è mai facile mettere la palla a terra. Possono fare affidamento su un attacco solido, concreto e preciso: non hanno colpi impossibili e mirabolanti, ma la concretezza è un’arma decisamente valida. La rosa è infarcita di conoscenze della nostra SuperLega, contro cui gli azzurri hanno giocato più volte con i rispettivi club.
L’opposto Toncek Stern ha militato a Padova nell’ultima stagione dopo essere stato a Verona tra il 2016 e il 2018, nell’annata agonistica che incomincerà a ottobre il quasi 26enne sarà invece in forza a Piacenza, dove si giocherà il posto da titolare col turco Lagumdzija. L’uomo simbolo è lo schiacciatore Tine Urnaut, 33enne di grande talento e completo in ogni fondamentale. Lo abbiamo ammirato tra Piacenza, Vibo Valentia, Trento, Modena e nelle ultime due stagioni a Milano, lasciata in estate per accasarsi allo Jastrzebski Wegiel (in Polonia). Il suo compagno di reparto è il 29enne Klemen Cebulj, che ha vestito le casacche di Ravenna, Civitanova, Milano e Trento, lasciata nel 2020 per sposare la causa dell’Asseco Resovia (in Polonia).
I palleggiatori sono Dejan Vincic e Gregor Ropret (Giuliani ha inserito quest’ultimo a partire dal secondo set della semifinale): non sono dei fuoriclasse di razza e non hanno un pedigree internazionale di primissimo piano, ma il 35enne del Friedrichshafen (in Germania) e il 32enne del Cambrai (in Francia) hanno tanta esperienza e sono bravi ad azionare i rispettivi attaccanti. Al centro spiccano due nomi di lusso: il 25enne Jan Kozamernik (colosso fortissimo a muro che ha lasciato Milano dopo tre anni andando all’Asseco Resovia, nel 2017-2018 era stato a Trento) a Alen Pajenk (visto tra Verona e Civitanova, ora ha scelto l’Olympiakos dopo essere passato da Radom e Poitiers). Il libero è il discreto Jani Kovacic, nelle ultime due stagioni a Ravenna.
Foto: CEV