Pallavolo
Volley, pagelle Italia-Slovenia 3-2. Yuri Romanò irreale, Michieletto si sblocca al tie break, Lavia straordinario
PAGELLE ITALIA-SLOVENIA 3-2 VOLLEY
SIMONE GIANNELLI 8.5: il direttore d’orchestra. Attraversa momenti difficili ma non perde mai la tramontana, trasmette fiducia nella fase più complicata, quando tutto sembra perduto e nel finale sale in cattedra andando a cercare con precisione chirurgica i giocatori che mettono a terra le palle decisive. Partita in crescendo anche al servizio per lui. Vince il meritato premio come MVP degli Europei. Capitano coraggioso.
DANIELE LAVIA 8.5: una grande partita la sua, tutta sostanza e capacità di soffrire. Tiene in piedi la baracca nei momenti complicati ed è straripante quando serve accelerare. E’ quello che soffre meno la battuta avversaria. Trova sempre le soluzioni giuste in attacco, manca qualcosa a muro ma va bene così
SIMONE ANZANI 7.5: buona partita in attacco per il centrale più esperto, efficace al 50%. Trova anche tre muri ma troppo spesso di fa sorprendere nell’uno contro uno, mentre è prezioso nel raddoppio sugli attaccanti di palla alta, con il solito numero esagerato di attacchi sporcati.
GIULIO PINALI 5: si sapeva fin dall’inizio che il momento difficile sarebbe potuto arrivare ed è arrivato nella partita più importante. Ha lottato, di questo gli va dato atto, ha cercato in tutti i modi di trovare le soluzioni giuste in attacco contro muro e difesa sloveni che sono riusciti a limitarlo, prendendogli le misure. Il 32% in attacco è la fotografia di una gara al di sotto delle aspettative ma resta un grande Europeo, il suo.
ALESSANDRO MICHIELETTO 7: è la media fra la sufficienza risicata dei primi quattro set, nei quali soffre maledettamente il sistema di muro e difesa avversario e un tie break nel quale è decisivo con l’attacco ma soprattutto con il servizio che regala agli azzurri il break decisivo. Mette il sigillo su un Europeo da MVP tra gli schiacciatori.
GIANLUCA GALASSI 6: paga un po’ l’inesperienza a questi livelli e soffre tremendamente la bravura dei centrali avversari. A muro fatica tantissimo, così come al servizio ma si salva con alcuni attacchi molto importanti, in particolare nel secondo e nel quarto set.
FABIO BALASO 7: partita in altalena per il libero azzurro ma anche lui si mette lì, con pazienza, con la forza della mente e alla lunga cresce assieme a tutta la squadra.
YURI ROMANO’ 10 e lode: è l’uomo della finale! Entra come mossa quasi della disperazione di De Giorgi e si trasforma nel letale (per l’Italia) Van der Meulen di Barcellona. Novello Re Mida: tutto quello che tocca diventa oro (nello specifico 11 punti e un surreale 90%). Perfetto in attacco con una varietà di colpi incredibile, infido in battuta per una ricezione slovena sempre più statica. Gioca un set e mezzo meraviglioso e mette il sigillo nel campionato continentale.
FABIO RICCI 8: entra nel momento decisivo, mette a terra un muro che pesa come un macigno alla fine del quarto set e Giannelli si affida a lui nel finale del tie break per il cambio palla che vale il tredicesimo punto. La fortuna non sempre è stata dalla sua parte ma la ruota gira e anche lui può alzare il “suo” trofeo internazionale con la maglia azzurra.
Foto Cev