Ciclismo

Vuelta a España 2021, le pagelle della diciottesima tappa: Miguel Angel Lopez confeziona un successo da Superman, ma Roglic è inscalfibile

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Miguel Angel Lopez si è preso la tappa regina della Vuelta a España 2021, ma un inscalfibile Primoz Roglic ha messo una seria ipoteca sul successo finale. L’inedito e mostruoso Altu d’El Gamoniteiru si è dimostrato essere una salita veramente terribile e tra gli uomini di classifica c’è stata una certa selezione. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.

LE PAGELLE DELLA DICIOTTESIMA TAPPA DELLA VUELTA 2021

MIGUEL ANGEL LOPEZ (MOVISTAR) VOTO 10: Dopo il Col de la Loze, Superman si prende anche Altu d’El Gamoniteiru. Lopez, su queste salite mostruose, si esalta e con il successo odierno, oltretutto, ha blindato anche il podio finale.

PRIMOZ ROGLIC (JUMBO-VISMA) VOTO 9: Il re della Vuelta è semplicemente inscalfibile. Non segue l’attacco di Lopez, decide di salire del suo passo e piano piano stacca tutti gli altri uomini di classifica. Dopo oggi possiamo dirlo: salvo imprevisti, la vittoria finale è ipotecata.

ENRIC MAS (MOVISTAR) VOTO 8: Come si era capito già ieri, in questa terza settimana il suo compagno Lopez ne ha di più. Si limita a marcare Roglic per favorire l’azione di Superman. Negli ultimi metri di salita perde le ruote dello sloveno, ma poco importa poiché, ormai, il podio è in cassaforte.

EGAN BERNAL (TEAM INEOS) VOTO 8,5: Dopo il tentativo di impresa di ieri, ci prova anche oggi sulla salita finale. Tuttavia, Roglic non gli lascia spazio e nonostante la condizione, ora, non sia lontana da quella del Giro, non ha le gambe per levarsi di ruota lo sloveno.

JACK HAIG (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 6,5: Si capisce sin da subito che l’andatura impressa dai suoi compagni sulle prime rampe del Gamoniteiru non serviva per fare selezione, ma, anzi, per addormentare la corsa. In questa terza settimana sono venuti a galla i suoi limiti, ma anche oggi si è difeso bene e la top-5, ormai, sembra in ghiaccio

ADAM YATES (TEAM INEOS) VOTO 5: Si stacca da addirittura otto corridori e conclude la tappa al decimo posto, arrivando insieme a Kuss. Aveva incentrato tutta la sua stagione su questa Vuelta, ma nelle gare di tre settimane ha dei limiti notevoli.

GINO MADER (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 8: L’elvetico sforna una terza settimana magnifica e l’impressione è che avrebbe potuto fare ancora meglio se non avesse dovuto lavorare per Jack Haig. Il 2021 è la stagione della definitiva consacrazione di Mader, il quale, dopo aver vinto tappe a Giro d’Italia e Giro di Svizzera, si prende anche una bella top-10 finale alla Vuelta.

SEPP KUSS (JUMBO-VISMA) VOTO 5,5: Dopo il secondo posto di ieri, ce lo aspettavamo a lottare per il successo. Invece, conclude con un mesto nono posto. Le qualità non gli mancano, e concluderà questa Vuelta con una meritata top-10, ma le sue prestazioni sono veramente tanto altalenanti.

ROMAIN BARDET (TEAM DSM) VOTO 5,5: Non va in fuga, preferendo rimanere nel gruppo dei big. Tuttavia, non riesce a competere coi migliori sulla salita finale e si fa sfilare la maglia a pois dal compagno Storer.

LOUIS MEINTJES (INTERMARCHE’-WANTY) VOTO 6,5: Dopo un triennio incolore, col passaggio all’Intermarché è tornato il solito Meintjes. Louis è un corridore decisamente poco appariscente, ma è solido e si giocherà la top-10 in questa.

DAVID DE LA CRUZ (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 8: Attacca con grande coraggio sulla salita finale e, successivamente, conclude la frazione nel gruppo Haig. Ora è undicesimo, ma con la cronometro di domenica dovrebbe entrare in top-10.

MICHAEL STORER (TEAM DSM) VOTO 8,5: Dopo una Vuelta stupenda, condita da due vittorie di tappa, dà nuovamente un saggio della sua classe. Va in fuga con altri trenta corridori, li stacca tutti sulla Corbertoria e viene ripreso solo a pochi chilometri dalla vetta del Gamoniteiru.

FABIO ARU (QHUBEKA-ASSOS) VOTO 6,5: Va in fuga, ci mette tanto coraggio e anche tanta buona volontà. Purtroppo le gambe non ci sono, ma ha il merito di essere uno degli ultimi ad arrendersi. Chiude la carriera con dignità.

Foto: Lapresse

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