Ciclismo
Vuelta a España 2021, nuova bocciatura per Miguel Angel Lopez. Protagonista assoluto in montagna, poi il crollo
La Vuelta a España 2021 di Miguel Angel Lopez, fino a questa mattina, era da considerarsi oltremodo eccellente. Il colombiano della Movistar si trovava al terzo posto della classifica generale e aveva vinto la frazione regina di quest’edizione del grande giro spagnolo. Tuttavia, nell’odierna Sanxenxo-Mos. Castro de Herville, penultimo atto della manifestazione, Superman ha gettato alle ortiche quanto di buono aveva fatto nelle scorse tre settimane.
Lopez si è fatto soprendere da un attacco di Adam Yates, al contrario della maglia roja Primoz Roglic, del suo compagno Enric Mas e, soprattutto, della coppia della Bahrain Victorious composta da Jack Haig e Gino Maeder. Superman non è stato abbastanza lesto a chiudere il buco e i corridori della Bahrain ne hanno approfittato. Maeder si è messo a lavorare per Haig, il quale stamattina occupava la quarta posizione nella generale.
Al contrario, Lopez si è ritrovato senza compagni di squadra e nessuno degli atleti rimasti nel suo gruppo gli ha dato una mano. Ben presto, dunque, Superman ha smesso di inseguire e il vantaggio del gruppo Roglic è aumentato a dismisura. Quando il colombiano ha realizzato che il terzo posto, ormai, era perso, è andato su tutte le furie ed è sceso dalla bicicletta. Miguel Angel, in preda a una crisi di nervi, ha deciso di ritirarsi e non c’è stato verso di fargli cambiare idea.
Questa non è la prima volta che, durante un grande giro, vediamo Superman crollare prima di testa che di gambe. Era successo sul Monte Avena, al Giro 2019, quando si era fermato a litigare con il tifoso che lo aveva fatto cadere, anziché ripartire subito e provare a riprendere gli altri uomini di classifica. E anche l’anno scorso, al Tour de France, durante la crono de la Planche des Belles Filles ebbe un crollo difficilmente spiegabile. Il colombiano, quel dì, partiva da terzo in classifica, ma perse più di sei minuti dal vincitore Pogacar e scese fino alla sesta piazza.
Foto: Lapresse