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America’s Cup, chi saranno i timonieri? Intrigo Outteridge-Burling, la soluzione di Luna Rossa, i dubbi di Ainslie

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La prossima edizione della America’s Cup è in alto mare: non si sa come, dove, quando, con che regolamento andrà in scena la competizione sportiva più antica al mondo. Team New Zealand continua nella sua melina ormai snervante e irrispettosa nei confronti degli avversari, non comunicando dettagli cruciali sulla manifestazione e facendo un gioco oggettivamente poco sportivo. I detentori della Vecchia Brocca dovrebbero comunicare delle novità entro il 17 novembre, ma per il momento restiamo fermi alle solite poche informazioni: possibile ritorno in acqua nel 2024 (ma è soltanto una voce, non c’è nulla di sicuro); tre location possibili (Cork, Jeddah, Barcellona/Valencia) ma con l’ipotesi Auckland ancora viva (sono i soliti rumors, anche se verificati); utilizzo delle imbarcazioni viste durante l’ultimo inverno ma con possibili variazioni nell’equipaggio.

In queste condizioni è anche difficile lavorare per chi punta a vincere la Coppa America ed è difficile allestire delle formazioni. Arriviamo però a uno snodo cruciale, ovvero quello dei timonieri. Chiaramente in questa situazione è impossibile avere delle ufficialità e c’è già una crisi aperta, in seno proprio ai Campioni in carica. Team New Zealand ha infatti ingaggiato il fuoriclasse australiano Nathan Outteridge e questo mette davvero in dubbio la presenza di Peter Burling, vincitore delle ultime due edizioni del trofeo: il neozelandese si è detto non sicuro di firmare il contratto i Kiwi, forse il Campione Olimpico di Londra 2012 tra i 49er metterà pressione al suo grande rivale in acqua nel prendere una decisione. Outteridge sostituirà Burling? Oppure ricoprirà un altro ruolo? Oppure verrà adottato il doppio timoniere?

Chiaramente l’ipotesi del doppio timoniere richiama quanto fatto da Luna Rossa durante l’ultima campagna. Lo skipper Max Sirena ha dichiarato più volte che l’obiettivo era quello di confermare l’australiano James Spithill e il siciliano Francesco Bruni, vedremo poi quali saranno effettivamente gli scenari. Cosa farà invece Ineos Britannia? I britannici sono Challenger of Record, Ben Ainslie sarà ancora al timone come visto quest’anno oppure ricoprirà esclusivamente il ruolo di skipper? Chiaramente al momento è impossibile fare un quadro dei sodalizi statunitensi, anche perché al momento non hanno nemmeno uno Yacht Club alle spalle.

Foto: Lapresse

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