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America’s Cup, la situazione aggiornata: dove e quando si disputerà? Partecipanti, screzio USA, Luna Rossa, Outteridge e la melina

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America’s Cup è in una situazione di grande stallo, in balia alla ormai fastidiosa melina azionata da Team New Zealand. I detentori della Vecchia Brocca continuano a rimandare la comunicazione riguardo a data, sede e regolamento della prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. Un annuncio dovrebbe arrivare il prossimo 17 novembre, ma non ci sarebbe da meravigliarsi se la scadenza non venisse rispettata, visto che il termine del 17 settembre è già saltato.

Nel frattempo, però, arrivano altre notizia interessanti riguardo alla situazione degli equipaggi statunitensi (il New York Yacht Club ha deciso di non supportare nessun sodalizio) e a un approdo di lusso all’interno di Team New Zealand (ingaggiato Nathan Outteridge, potrebbe addirittura sostituire il timoniere Peter Burling). Diamo uno sguardo dettagliato alla situazione della Coppa America.

DOVE E QUANDO SI DISPUTERÀ LA PROSSIMA AMERICA’S CUP?

Si parla di 2024, ma sarà davvero così? Tutto si potrebbe anticipare di un anno? O ci sarà addirittura uno slittamento? Le date sono cruciali per i vari partecipanti che devono stilare una tabella di marcia. Max Sirena, skipper di Luna Rossa, ha già espresso più volte la criticità di lavorare alla cieca e con tante incognite all’orizzonte, i progettisti sono già all’opera ma chiaramente non è la soluzione ottimale e si naviga a vista. Anche i contratti con i singoli velisti non possono essere chiusi per ovvi motivi (e questo è emerso anche in casa Ineos).

Il dove è altrettanto importante perché la geografia del luogo, vento e altre componenti sono alla base dei singoli studi di progetto. Vero che le condizioni sarebbero poi le stesse per tutti i pretendenti, ma conoscere questo “dettaglio” è determinante e soprattutto stuzzica l’interesse degli appassionati. Lo ripetiamo per l’ennesima volta: Cork (Irlanda) sembra favorita, Jeddah (Arabia Saudita) ha messo sul tavolo una cifra consistente, Barcellona/Valencia (Spagna) sono la terza opzione ma attenzione alla possibilità di una comunque difficile permanenza ad Auckland (Nuova Zelanda). 

CHI PARTECIPERÀ ALLA PROSSIMA AMERICA’S CUP?

Team New Zealand e Ineos Britannia sono già sicure, Luna Rossa ha ribadito più volte che sarà ai nastri di partenza, rivedremo anche un sodalizio statunitense. Gli svizzeri di Alinghi potrebbero tornare in gioco, magari con Red Bull alle spalle proprio per rispondere a Mercedes. Gli statunitensi di Stars+Stripes e di American Magic vorrebbero prendere parte all’evento, ma stanno cercando uno Yacht Club.

NEW YORK YACHT CLUB SI RITIRA E ATTACCA NEW ZEALAND: LE SITUAZIONE NEGLI USA

Il New York Yacht Club ha deciso di non partecipare alla prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. Il sodalizio aveva appoggiato American Magic durante l’ultima fallimentare campagna, culminata con la celeberrima scuffia e la sconfitta per 4-0 nella semifinale di Prada Cup contro Luna Rossa. Lo stesso American Magic e Stars+Stripes, il club a cui NYYC aveva promesso appoggio per la 37ma Coppa America, hanno comunque dichiarato di volere rimanere in gioco, ma ora dovranno cercare altri supporti: il regolamento, infatti, prevede che la America’s Cup sia una sfida tra Yacht Club.

La realtà statunitense ha indirizzato un comunicato di fuoco a Team New Zealand, reo di non avere ancora comunicato data e sede della manifestazione: “Sono pochi i club privati che godono di un legame più forte con la America’s Cup rispetto a quello che ha il New York Yacht Club. Abbiamo difeso il trofeo per 132 anni. Tuttavia, abbiamo la responsabilità di agire nell’interesse dei nostri membri. Data la continua incertezza riguardo alla prossima edizione, abbiamo deciso di mettere in pausa la sfida. Per più di sei mesi NYCC, insieme ad altri potenziali sfidanti, ha atteso chiarezza su sede, tempi e regola per la 37ma Coppa America. Il tempo non è mai dalla parte delle nuove squadre in questa competizione e dobbiamo riconoscere quando non ne rimane abbastanza per costruire una sfida davvero competitiva“.

Il sodalizio mantiene però intatto i propri sentimenti nei confronti del trofeo: “Continueremo a sostenere quelli che riteniamo essere cambiamenti essenziali per la struttura della America’s Cup, questa evoluzione consentirà alla manifestazione di competere al meglio nel panorama sportivo contemporaneo, sempre più competitivo. La nostra passione rimane più forte che mai“.

NYCC si defila, ma American Magic e Stars+Stripes rimangono in corsa: entrambi dovranno però trovare un nuovo Yacht Club (missione già obbligata per American Magic, una sorpresa per Stars+Stripes visto che in estate era arrivato il sostegno del New York Yacht Club, il quale aveva appunto abbandonato l’altro team).

NEW ZEALAND INGAGGIA OUTTERRIDGE, BURLIG TEMPORAGGIA: NOVITÀ SUL TIMONIERE?

Nathan Outteridge si è unito a Team New Zealand! Fulmine a ciel sereno nell’universo della America’s Cup, in attesa che finalmente i Kiwi si sveglino a fornire indicazioni riguardo a dove, come, quando si disputerà la prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. Ebbene il velista australiano ha accettato la corte dei detentori della Vecchia Brocca, anche se al momento non si sa ancora quale ruolo ricoprirà il 35enne all’interno del sodalizio guidato dal CEO Grant Dalton.

Chi è Nathan Outteridge? Stiamo parlando di un’icona assoluta di questo sport: Campione Olimpico a Londra 2012 tra i 49er (in coppia con Iain Jensen), argento a cinque cerchi a Rio 2016 nella stessa specialità e con lo stesso compagno, nove volte Campione del Mondo (in varie categorie, ben quattro tra i 49er), timoniere di Artemis in Coppa America nel 2013 e nel 2017. L’aussie è uno dei grandissimi rivali in mare di Peter Burling, timoniere di Team New Zealand nelle ultime due trionfali campagne: il neozelandese lo sconfisse nel 2017 alle Bermuda, dopo averlo già battuto a livello olimpico l’anno precedente.

Ed è proprio qui che nasce l’interrogativo più importante: Nathan Outteridge potrà essere il prossimo timoniere di Team New Zealand? Potrebbe sostituire Peter Burling, il quale non ha ancora siglato un accordo con i Kiwi e si è detto in apprensione perché non emergono dettagli sulla prossima edizione? Oppure potrebbe essere adottata la soluzione col doppio timoniere, imitando quanto fatto in inverno da Luna Rossa?

Foto: Credit ACE Studio Borlenghi America’s Cup Press

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