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Atletica, Marcell Jacobs sulla scia dei grandi. Obiettivo Mondiali 2022 e a chi è riuscita l’accoppiata con i Giochi nella storia

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Marcell Jacobs è il favorito numero uno per la gara dei 100 metri ai prossimi Mondiali di luglio 2022 a Eugene. Detta così sembra quasi una “gufata” ma sono i numeri a parlare a favore del due volte campione olimpico di Tokyo 2021. Da quando la IAAF ha istituito i Mondiali di atletica (Helsinki nel 1983) nel 70% delle occasioni il campione olimpico dei 100 si è aggiudicato anche il titolo iridato successivo. Le due vere imprese le ha compiute Carl Lewis, il cui regno è durato per oltre un decennio perchè nelle prime due edizioni il Mondiale si disputava una volta ogni quattro anni e dunque dovette aspettare tre stagioni per bissare titolo olimpico e mondiale (accoppiata Los Angeles 1984-Roma 1987, con successo assegnato a tavolino per la squalifica di Ben Johnson e Seul 1988-Tokyo 1991).

Meno complicata l’impresa dal 1992 in poi da quando i Mondiali sono stati disputati una volta ogni due anni, creando così la possibilità di vincere le due gare nel giro di un anno solare. La doppietta è riuscita subito al britannico Linford Christie che, dopo ave conquistato il titolo olimpico a Barcellona 1992, si impose anche a Stoccarda 1993. In seguito fu lo statunitense Maurice Greene a vincere nel 2000 i 100 ai Giochi Olimpici e nel 2001 ai Mondiali di Edmonton. Ancora uno statunitense, Justin Gatlin, fu protagoniste del bis ad Atene 2004 e Helsinki 2005, prima di incorrere nei problemi con la giustizia sportiva per via del doping.

Nel 2008 a Pechino è iniziata l’era del giamaicano Usain Bolt, destinato a riscrivere la storia della velocità mondiale: dopo il trionfo olimpico in Cina, l’anno dopo arrivò il successo ai Mondiali di Berlino. Usain Bolt è stato l’unico a mettere a segno la tripletta: Olimpiadi e due Mondiali successivi: nel 2012 il successo a Londra, poi nel 2013 la vittoria a Mosca e poi ancora nel 2015 a Pechino, il suo luogo del cuore. In sequenza per Bolt arrivò anche la vittoria olimpica a Rio, dopodiché il giamaicano lasciò l’attività, lasciando spazio al ritorno al successo di Justin Gatlin a Londra 2017.

Marcell Jacobs proverà ad essere l’ottavo sprinter della storia (su undici volte) a regalarsi il bis Olimpiadi-Mondiali: non sarà semplice perché il campione azzurro dovrà fronteggiare a Eugene il prossimo anno il desiderio di riscatto della batteria dei velocisti statunitensi che sono usciti con le ossa rotte, probabilmente per un errore nella programmazione della preparazione, dall’annata olimpica. Christian Coleman, il grande escluso dell’Olimpiade giapponese, campione del mondo in carica, Fred Kerley, argento a Tokyo, Trayvon Bromell che ha addirittura fallito l’appuntamento con la finale olimpica giocano in casa e non regaleranno nulla all’italiano che ha scombinato i loro piani nella gara più importante.

Jacobs non potrà più recitare il ruolo di outsider, avrà tutti gli occhi puntati addosso ma ha dimostrato a Tokyo di saper gestire al meglio la pressione e ovviamente molto del suo rendimento dipenderà dalla preparazione della prossima stagione: l’azzurro, se a posto fisicamente, se la può giocare con tutti e può puntare al bis già riuscito ai suoi grandi predecessori. Nella storia c’è già, ampiamente: in quel caso potrebbe davvero entrare nella leggenda dello sport italiano. La statistica è dalla sua parte.

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