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ATP Vienna, l’Italia non ha mai avuto due tennisti in top10! Sinner può raggiungere Berrettini con un’altra vittoria

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Jannik Sinner continua nella propria avventura nell’ATP500 di Vienna. L’azzurro ha rispettato i pronostici, sconfiggendo il n.116 del ranking Dennis Novak per 6-4 6-2. Una prestazione non brillantissima per lui, ma molto concreta che gli ha permesso di accedere ai quarti di finale dove affronterà il norvegese Casper Ruud (n.8 del mondo), che ha battuto in un match molto lottato Lorenzo Sonego.

Sinner se la vedrà con lo scandinavo in un vero e proprio scontro diretto per la qualificazione alle ATP Finals di Torino. Il norvegese, attualmente, occupa la posizione n.7 della Race con 180 punti di vantaggio nella graduatoria qualificante per il Master di fine anno. Jannik, in decima posizione al momento, vuol approfittare dell’uscita di scena al primo turno del polacco Hubert Hurkacz che lo precede sia in questa classifica (nono) che nel ranking ATP.

In caso di successo contro Ruud, oltre che accorciare le distanze nei confronti dello scandinavo (90 punti), si concretizzerebbe il sorpasso su Hurkacz entrando in zona qualificazione per Torino e nella top-10 del ranking virtuale. Una situazione dal valore storico dal momento che nel Bel Paese mai ci sono stati due giocatori nei migliori dieci nella medesima fase. Adriano Panatta, che che ha occupato lungamente la posizione di top-10 dal 1973 (best ranking il 24 agosto del 1976), è stato per l’ultima volta nella top-10 il 25 aprire del ’77, mentre Corrado Barazzutti ha avuto accesso alla cerchia degli ‘eletti’ il 20 febbraio del ’78.

Pertanto Sinner e Matteo Berrettini (n.7 del mondo) potrebbero rappresentare una forte discontinuità, cartina di tornasole dei riscontri notevoli ottenuti dai tennisti italiani in questo 2021.

Foto: e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger 

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