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Basket
Basket, tutti gli italiani che giocano all’estero nella stagione 2021-2022. Tra NBA, Eurolega e non solo
Per un numero di giocatori italiani che ha fatto ritorno nelle squadre del nostro Paese, ce ne sono altri che sono rimasti o sono andati all’estero, ed in entrambi i casi ci sono le più disparate ragioni. Dei rientranti dagli States, Nicolò Melli e Nico Mannion avevano problemi di spazio in NBA (l’uno con New Orleans Pelicans prima e Dallas Mavericks poi, l’altro “vittima” della scelta dei Golden State Warriors di puntare sul precedente obiettivo della Virtus Bologna, Chris Chiozza, dietro a Steph Curry). Altri, come Amedeo Della Valle e Alessandro Gentile, hanno fatto percorsi diversi prima di tornare, ognuno con le proprie peripezie.
In questa girandola di nomi, ad oggi l’unico italiano rimasto in NBA è sempre lui, Danilo Gallinari, che dal 2008 (quando fu sesta scelta assoluta, chiamato dai New York Knicks con tanto di fischi presto rimangiati, più o meno come accaduto anni dopo con Kristaps Porzingis) dimostra ogni volta sempre di più. Nell’annata passata il Gallo è stato fondamentale per gli Atlanta Hawks nell’approdo fino alle finali di Conference NBA. Ha giocato già due partite di pre-season: 14 punti contro i Miami Heat (nettissima sconfitta), 11 contro i Memphis Grizzlies (vittoria di misura). Lo attende, finalmente, una stagione regolare vera e propria con 82 incontri, dopo che quella 2019-2020 è stata spezzata in due dal Covid-19 e quella 2020-2021 è stata ridotta a 72 partite, ma con tempistiche non straordinarie dalla NBA, che ha posizionato il finale di stagione a luglio.
Sempre negli Stati Uniti, ma in NCAA, c’è un plotone di 14 azzurri pronto per la NCAA. Il nome principale è ovviamente quello di Paolo Banchero, che è da molti accreditato della seconda scelta assoluta al draft NBA 2022 almeno allo stato attuale delle cose. Il suo anno lo disputerà a Duke, e scopriremo quanto potrà dare in questo ambito l’ala forte che è ragionevolmente indicato come il futuro vicino a canestro della Nazionale italiana.
In NCAA ci saranno anche altri nomi interessanti: Gabriele Stefanini (guardia, San Francisco), la cui sfortuna negli ultimi due anni non è umanamente misurabile, ma anche giocatori visti negli ultimi anni tra A e A2 come Micheal Anumba (guardia, Winthrop) ed Erik Czumbel (play, UTSA). Completano il novero Matteo Picarelli (play, UMBC), Felipe Motta (ala piccola, Denver), Giovanni Emejuru (centro, Sam Houston State), Gianmarco Arletti (guardia, Delaware), Mattia Acunzo (ala piccola, Robert Morris), Francesco Borra (centro, UC Davis), Thomas Binelli (ala grande, Eastern Michigan per il figlio del “Gus”), Edoardo Del Cadia (ala grande, Nicholls State), Lorenzo Donadio (guardia, American), Leonardo Bettiol (ala grande, Abilene Christian). Ci sono poi le situazioni di Joshua Pettenò, Sami Salad e Leonardo Da Campo (Santa Fè) che sono più particolari.
C’è chi ha scelto la strada delle high school: Nicolò Nobili e Stefano Faloppa sfruttano un anno di post grad alla SPIRE Academy, nell’Ohio, Niccolò Moretti (fratello di Davide) e Giorgio Franceschi sono in direzione DME Academy in Florida e Tommaso Tintori fa la post grad a Covenant Prep.
Passiamo invece al capitolo Europa, anzi Eurolega, senz’altro il più vicino a noi e anche per certi versi intrigante. Il caso dell’estate è stato quello di Marco Spissu, e su questo ci sono pochi dubbi: scelto dall’Unicaja Malaga, è stato tagliato con un pretesto di non superamento delle visite mediche (in realtà la dirigenza aveva cambiato direzione). Si è così accasato all’UNICS Kazan, passando dall’EuroCup alla massima competizione continentale: tanto di guadagnato per il sassarese, 8 punti all’esordio in VTB League con lo Zielona Gora e in campo per quasi 20 minuti di media nelle prime due partite di Eurolega con AS Monaco e Zenit San Pietroburgo.
Restando in VTB League, le stimmate del veterano Daniel Hackett le conserva con orgoglio: al CSKA Mosca ormai è inamovibile, un punto di riferimento per Dimitris Itoudis. Anche per lui lo Zielona Gora è stato la vittima preferita (13 punti) in campionato, in Coppa invece si tiene i suoi 17 minuti a gara (9 i punti realizzati nella trasferta senza gloria di Milano).
Balzo in alto per Simone Fontecchio, che dall’Alba Berlino è passato al Baskonia, in un succedersi di italiani, come vedremo. In Liga ACB per il giocatore che ha segnato l’estate azzurra cinque partite con 8 punti e il 38.9% di media da tre, in Europa è stato l’unico argine al dominio di Milano alla Buesa Arena con 16 punti pochi giorni fa.
Achille Polonara, invece, il Baskonia l’ha lasciato dopo due stagioni sempre più importanti per approdare al Fenerbahce. Sempre in campo quasi 20 minuti in Eurolega, con finora 7 e 9 punti nelle prime due partite, viaggia invece a 12 di media nella Super Ligi turca.
Credit: Ciamillo