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Boxe, il palmares ed i numeri di Tyson Fury. Una carriera senza sconfitte, solo Wilder l’ha costretto al pari

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Tyson Fury sta per rimettere in palio contro Deontay Wilder il suo titolo mondiale WBC dei pesi massimi, tappa necessaria verso un’unificazione resa complicata dalle circostanze sul lato Anthony Joshua: se un britannico è favorito, l’altro è stato battuto dall’ucraino Oleksandr Usyk, il che allunga ancora i tempi (e modifica forse il protagonista) per un combattimento atteso da tanto tempo.

Nato a Whythenshawe il 12 agosto 1988, Fury detiene la cintura iridata WBC dal 22 febbraio 2020. L’ha conquistata nel secondo combattimento contro Wilder, ritornando a fregiarsi di una corona di simile importanza a quattro anni e mezzo di distanza dalla vittoria con cui detronizzò l’ucraino Wladimir Klitschko in termini di WBA, IBF, WBO e IBO. Poi intervenne la squalifica per l’uso di cocaina. In precedenza, era stato campione inglese, britannico, del Commonwealth, irlandese e intercontinentale WBO, tutti titoli conquistati tra il 2009 e il 2012. Diventato campione europeo e Internazionale WBO nel 2014 contro Derek Chisora (già battuto nel 2011 per le cinture britannica e del Commonwealth), a Klitschko è arrivato rapidamente, prima delle citate vicissitudini che lo hanno fermato per oltre due anni e mezzo. Parliamo, ad ogni modo, di un uomo che è diventato il terzo, dopo Floyd Patterson e Muhammad Alì, a essere proclamato campione dei massimi secondo il magazine The Ring per una seconda volta a una certa distanza temporale dalla prima.

“The Gypsy King” non ha mai perso. In 31 combattimenti, l’unico pareggio è arrivato nella prima sfida della trilogia con Wilder, il 1° dicembre 2018. Il britannico, degli altri 30 confronti sul ring, ne ha vinti 21 per KO e 9 ai punti, sempre per verdetto unanime. Quello della notte tra sabato e domenica sarà il sesto suo appuntamento negli Stati Uniti: oltre al suo Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, ha combattuto una volta in Irlanda, una in Canada e una in Germania.

Attualmente è considerato il numero uno, oltre che dalla WBC, anche da The Ring e dal TBRB. In un caso precede Wilder e Andy Ruiz, negli altri due si trova davanti a Usyk, Joshua e Wilder con Dillian Whyte quinto. Nel caso della WBC, inoltre, condivide la leadership proprio con Whyte, che è il campione ad interim (e che ha anch’egli avuto a che fare con Chisora, Joshua e il russo Alexander Povetkin, che di “AJ” è stato avversario).

206 cm di altezza, Fury ha un allungo di 216 cm. Allenato a lungo dallo zio Peter, dal 2018 si è affidato a Ben Davison. Prima del secondo combattimento con Wilder, ha cambiato ancora, unendosi ad Andy Lee e a Sugarhill Steward, nipote di Emanuel.

Foto: LaPresse

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