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Boxe, Vincenzo Mangiacapre si ritira: “È arrivata la mia ora, Matrix chiude col dilettantismo”. Bronzo olimpico e mondiale

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Vincenzo Mangiacapre ha dato l’addio alla boxe dilettantistica. Il pugile azzurro, sconfitto ieri sera dal mongolo Chinzorig Baatarsukh nei sedicesimi di finale dei 67 kg ai Mondiali 2021, ha deciso di appendere i guantoni al chiodo. Il nostro portacolori aveva tentato una nuova magia alla Stark Arena di Belgrado (Serbia) e non aveva nemmeno sfigurato contro l’asiatico, pur rimediando una sconfitta palese che lo ha convinto a dire basta.

Il 32enne conclude in questo modo una carriera davvero pregevole, che ha avuto il suo apice in un biennio semplicemente indimenticabile: bronzo agli Europei 2011, ai Mondiali 2011 e alle Olimpiadi di Londra 2012 (sempre tra i superleggeri, 69 kg). Vincenzo Mangiacapre, che vanta anche tre affermazioni tra i professionisti, si è semplicemente reso conto che il suo tempo agonistico è passato e che è giunto il momento di incominciare un nuovo capitolo della sua vita.

L’attuale peso welter ha comunicato la sua scelta attraverso un post pubblicato sui suoi profili social. Il campano di Marcianise, il cui ultimo successo risale al giugno 2019 e che nelle ultime dodici uscite aveva rimediato undici sconfitte, ha ringraziato tutte le persone che gli sono state accanto durante un percorso emozionante e che gli ha regalato tantissime soddisfazioni. Di seguito le sue parole.

Ieri si è concluso il mio ultimo incontro da Dilettante; dopo ben 12 anni di attività senza stop è arrivata anche la mia ora. Sono qui a dirvi che MATRIX chiude da oggi la sua carriera dilettantistica. Voglio lasciarvi col dirlo grazie del sostegno che mi avete dato, grazie di aver sofferto e gioito tra le tante vittorie e sconfitte ma il grazie più grande va alle Fiamme Azzurre, la mia unica forza e salvezza per aver avuto la possibilità di raggiungere tutte queste mie grandi vittorie. Grazie alla Federpugilato che mi ha supportato fino ad oggi dandomi la possibilità di potermi mettere ancora in discussione.

Un grande grazie va a te, Riccardo D’Andrea, che mi hai acceso quella lampadina fino alla fine mi dispiace che non sia andata come avevamo sognato ma l’importante è averci provato. L’ultimo ma non meno grato va a te, Erika Rosigonoli, che insieme a me hai fatto tanti sacrifici per aiutarmi e supportarmi verso il mio cammino, ma da oggi mi dedicherò finalmente a quello che mi sono lasciato indietro in tutti questi anni (la famiglia) ma soprattutto la Mia dolce principessa“.

Foto: Lapresse

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