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Calcio, disordini prima della finale degli Europei: un turno a porte chiuse per l’Inghilterra

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L’11 luglio 2021 è un giorno che tutti gli appassionati di sport italiano ricorderanno con piacere. A Wembley l’Italia di Roberto Mancini si laureava campione d’Europa per la seconda volta nella sua storia, dopo una competizione continentale giocata ad altissimi livelli. Purtroppo però la giornata venne condizionata da incidenti e disordini prima del match causati da alcuni tifosi della Terra d’Albione. 

A distanza di tre mesi dall’accaduto, l’Uefa ha preso un provvedimento disciplinare verso gli inglesi, condannando la Nazionale dei Tre Leoni a giocare la prossima partita contro l’Albania, prevista per il 12 novembre, a porte chiuse. 

In verità l’Inghilterra dovrebbe disputare anche una seconda partita senza pubblico, ma con la condizionale per i prossimi due anni: in pratica il divieto scatterà soltanto in caso di altri disordini da qui a fine 2023. La squalifica è stata motivata citando ‘la mancanza di ordine e disciplina dentro e attorno allo stadio in occasione della partita‘.

Non si è fatta aspettare la reazione della federcalcio inglese, la FA, che accetta la condanna: “Anche se siamo delusi, ce lo aspettavamo. Condanniamo il terribile atteggiamento avuto dagli individui che hanno causato le vergognose scene viste attorno a Wembley quella sera, e ci dispiace tantissimo che alcuni spettatori non siano riusciti a entrare allo stadio proprio a causa di quei disordini. Siamo determinati a fare tutto ciò che serve affinché episodi simili non si ripetano in futuro e per questo abbiamo avviato un’indagine autonoma a capo di cui c’è la Baronessa Casey. Allo stesso tempo continueremo a lavorare con le autorità per supportarle in qualsiasi azione prendano nei confronti dei responsabili”.

Foto: LaPresse

 

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