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Calcio femminile: Francia, Germania e Inghilterra avanti tutta nelle qualificazioni mondiali, Italia a punteggio pieno ma…

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Prosegue il percorso delle qualificazioni ai Mondiali 2023 di calcio femminile che si disputeranno in Australia e in Nuova Zelanda. Nel Vecchio Continente sono 51 le selezioni a giocarsi l’accesso alla fase finale della rassegna iridata. Le compagini sono divise in nove gironi, tre da cinque squadre e sei da sei squadre.

Ogni gruppo è organizzato secondo il formato del girone all’italiana con partite di andata e ritorno. Le nove vincitrici dei gironi si qualificano direttamente per la fase finale, mentre le seconde classificate (senza considerare il risultato ottenuto contro la sesta classificata) si giocano la partecipazione alla fase successiva nella fase dei play-off. Spareggi nei quali le sei peggiori seconde classificate si qualificano per il primo turno ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno per determinare le tre formazioni che si uniranno alle tre migliori seconde classificate già qualificate al secondo turno. Anche il secondo round sarà ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno. Le due squadre vincitrici meglio classificate accederanno direttamente alla fase finale, mentre la terza si qualificherà per il play-off intercontinentale.

In caso di parità di punti tra due o più squadre di uno stesso gruppo, le posizioni in classifica vengono determinate prendendo in considerazione, nell’ordine, i seguenti criteri:

  • maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  • migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  • maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
    maggiore numero di reti segnate in trasferta negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa), valido solo per il turno di qualificazione a gironi;
  • se, dopo aver applicato i criteri dall’1 al 4, ci sono squadre ancora in parità di punti, i criteri dall’1 al 4 si riapplicano alle sole squadre in questione. Se continua a persistere la parità, si procede con altri criteri:
    – migliore differenza reti;
    – maggiore numero di reti segnate;
    – maggiore numero di reti segnate in trasferta (valido solo per il turno di qualificazione a gironi);
    – maggiore numero di vittorie nel girone;
    – maggiore numero di vittorie in trasferta nel girone;
    – classifica del fair play (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per doppia ammonizione = 3 punti);
    – posizione nel ranking UEFA al momento del sorteggio.

 

Per determinare le tre migliori seconde classificate, i risultati ottenuti contro le squadre classificate al sesto posto non vengono considerati e si tiene conto delle seguenti condizioni:

  • migliore differenza reti;
  • maggiore numero di reti segnate;
  • maggiore numero di reti segnate in trasferta (valido solo per il turno di qualificazione a gironi);
  • maggiore numero di vittorie nel girone;
  • maggiore numero di vittorie in trasferta nel girone;
  • classifica del fair play (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per doppia ammonizione = 3 punti);
  • posizione nel ranking UEFA al momento del sorteggio.

 

Fatta questa lunga premessa sul regolamento, la situazione dei nove gironi inizia a definirsi in maniera chiara. Partendo dal Gruppo G dell’Italia, le azzurre sono a punteggio pieno dopo quattro match, avendo realizzato in 16 casi e senza aver mai dovuto raccogliere il pallone nella propria porta. Tuttavia, anche la Svizzera si è aggiudicata sinora tutti i match e precede la formazione allenata da Milena Bertolini in quanto, a parità di differenza reti (le elvetiche sono a +16 come le azzurre), le rossocrociate hanno siglato un gol in più. E’ chiaro che lo scontro diretto del 26 novembre a Palermo sarà importante per quanto detto sui criteri di qualificazione. Vero è che nel raggruppamento, con due selezioni a 12 punti, il quadro sia abbastanza delineato. In terza posizione troviamo infatti la Romania a 6 punti davanti alla Moldavia, alla Lituania e alla Croazia a zero.

Allargando il discorso, nel Gruppo A la Svezia comanda con 9 punti (3 vittorie in altrettanti match con 6 gol fatti e nessuno subito). Le svedesi, con un margine di tre punti sulle finlandesi, paiono già aver dato una chiara impronta. Nel Gruppo B Spagna e Scozia svettano a 9 punti, ma le Furie Rosse sono state capaci di realizzare ben 23 gol e di rimanere con la porta inviolata. Nel Gruppo C Paesi Bassi a dettare legge con 10 punti, ma il pareggio casalingo contro la Repubblica Ceca non chiude i giochi: le orange sono avanti, ma con una partita in più rispetto all’Islanda che è a -4. Situazione più tranquilla per l’Inghilterra, capace di mettere in fila quattro successi e di andare a segno in 32 circostanze. Come detto per la Spagna, anche qui c’è uno zero alla voce “gol subiti”. In seconda posizione c’è l’Austria con 10 punti, da non sottovalutare nell’ottica “migliori seconde”.

12 punti anche per Francia e Germania. Le transalpine comandano il Gruppo I con 29 reti realizzate e 2 subite, potendo contare su un margine nei confronti del Galles di due lunghezze; le tedesche sono in una situazione simile nel Gruppo H, guidando le fila a punteggio pieno e con 2 punti di vantaggio sul Portogallo. Qualche pensiero in più per Danimarca e Norvegia: le danesi, prime quota 12 punti nel Gruppo E, devono condividere il primato con la Russia; le norvegesi, al vertice con 10 punti e +2 sulla Polonia, non possono distrarsi proprio per quanto messo in mostra dalle polacche.

Foto: Raffaele Conti / LPS

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