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Calcio femminile, l’Italia cerca nuove interpreti: Arianna Caruso e Sofia Cantore guidano il gruppo della nouvelle vague

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Per continuare ad avere successo è necessario proseguire nel rinnovamento. Una regola che vale per tutti i campi e lo sport non è escluso. Nell’ambito del calcio femminile italiano, è un dato di fatto che il movimento delle donne abbia fatto dei passi in avanti sostanziali. Il coinvolgimento dei grandi club maschili, attraverso il processo di affiliazione, ha dato un impulso al settore e all’orizzonte c’è il professionismo.

Il livello agonistico, di conseguenza, è salito rispetto al passato e ciò è stato sublimato dai quarti di finale raggiunti dalla Nazionale italiana di Milena Bertolini ai Mondiali 2019 in Francia, con la qualificazione agli Europei del 2022 certificata. Nazionale che spinta da giocatrici del calibro di Barbara Bonansea, Cristiana Girelli, Manuela Giugliano, Alia Guagni, Valentina Giacinti e di Sara Gama ha trovato una dimensione diversa a livello internazionale.

Roster azzurro però che, per quanto detto, ha bisogno di nuove leve per dar seguito a quanto visto e sentito. I prospetti non mancano e la CT Bertolini non ha di sicuro chiuso la porta. A bussare sono state in questo inizio di stagione Arianna Caruso e Sofia Cantore, con la forza delle loro prestazioni e dei lori gol: 3 per la centrocampista della Juventus e 5 per l’attaccante del Sassuolo. Caruso (classe ’99), calciatrice ambidestra abile nello smistare la sfera e nel leggere le varie situazioni in campo, ha capacità tecniche notevoli e ottimi tempi di inserimento come le marcature menzionante stanno a dimostrare. Non è un caso che per sopperire all’assenza di Giugliano nei prossimi incontri delle qualificazioni ai Mondiali del 2023 in Australia e in Nuova Zelanda l’allenatrice della Nazionale abbia pensato a lei.

Per Cantore vale un ragionamento simile: classe ’99, attaccante abile nel dialogare con la squadra e nel farsi trovar pronta all’appuntamento con il gol. Un’alternativa importante per Bertolini, oltre a chi come Annamaria Serturini (classe ’98) è già una realtà dell’Italia nel suo ruolo di attaccante esterno, eccellente nel creare situazioni di superiorità numerica (saltare la rivale diretta).

Prospetti interessanti sono rappresentati anche dell’altra classe ’99 già nel giro della selezione del Bel Paese, Benedetta Glionna. Reduce da una stagione 2020-2021 decisamente buona con l’Empoli, caratterizzata da 10 gol in 18 partite, la nativa di Napoli vuol farsi largo e scalare le posizioni nel reparto offensivo della Roma e della Nazionale.

Rimanendo nel settore avanzato, molto interessanti i profili di Agnese Bonfantini della Juventus e di Asia Bragonzi dell’Empoli. Bonfantini è dotata di una squisita tecnica individuale e nel lavoro di rifinitura tra attacco e centrocampo sa il fatto suo, mentre Bragonzi (classe 2001) ha un notevole fiuto del gol, considerate le tre realizzazioni stagionali in Serie A.

In buona sostanza, Bertolini può avviare un discorso di rinnovamento concreto e la speranza è che si possa allargare sempre di più a giocatrici dalle qualità tecniche e fisiche all’altezza del contesto internazionale.

Foto: Claudio Benedetto / LPS

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