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Ciclismo donne, Annemiek Van Vleuten già in sella a due settimane dalla frattura patita alla Roubaix

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La prima Parigi-Roubaix femminile della storia è andata in archivio con il successo di Lizzie Deignan, ma l’Inferno del Nord non ha risparmiato delle vittime a causa di alcune cadute. Tra di loro, oltre a Vittoria Guazzini ko con una doppia frattura alla caviglia, la vittima più illustre è stata Annemiek Van Vleuten (Movistar).

La campionessa olandese ha subito la rottura dell’osso pubico cadendo sull’asfalto a 46 chilometri dall’arrivo. Un infortunio che sembrava poterla tenere fuori a lungo, ma la van Vleuten non ne ha voluto sapere: nemmeno due giorni dopo la caduta era già in sella ad una cyclette per mantenere la gamba, mentre quest’oggi ha annunciato di essere già risalita in sella ad una vera bicicletta.

L’atleta ha rivelato sul proprio sito internet di aver imbracciato nuovamente la sua city bike la scorsa settimana per una piccola pedalata. Soltanto 16 i chilometri da lei percorsi, ma abbastanza per farle sentire che il recupero sta procedendo per il meglio: “Martedì scorso ho fatto la mia prima uscita. Ero esausta dopo 16 chilometri, ma ha funzionato“.

La Van Vleuten però non vuole anticipare troppo il recupero dalla frattura: “Il dolore mi guida ancora in ciò che posso e non posso fare, ma finché non sento dolore posso muovermi e fare carico. Tutto sembra a posto e i medici sono fiducioso che io possa recuperare completamente senza alcun problema. Molte persone mi dicono che sto recuperando molto in fretta, ma questo è vero solo in parte. C’è un semplice periodo di riposo che va dalle quattro alle sei settimane per ogni frattura ossea e questa finestra temporale è valida anche per me. Io posso essere un po’ più motivata e con meno divieti nel fare esercizio appena possibile, ma responsabilmente”.

Foto: LaPresse

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