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Ciclismo, Jan Ullrich: “I corridori sono più puliti rispetto ai miei tempi, è una generazione migliore”

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Parole importanti di chi ha provato sulla propria pelle tante gioie e dolori. Jan Ullrich torna a parlare e lo fa valutando la situazione del ciclismo nell’attualità rispetto al passato che l’ha riguardato da vicino.

Il vincitore del Tour de France del 1997, dopo aver raccontato le sue sofferenze e i suoi errori di un periodo nel quale era stato ricoverato in una clinica psichiatrica e aver vissuto una fase paragonabile a quella di Marco Pantani (a detta sua), il Kaiser del pedale si è soffermato appunto sui temi del presente e a suo avviso la situazione è migliore dal punto di vista della lotta contro il doping.

Il ciclismo ora è pulito e molto bello. La mia è stata un’epoca segnata dall’EPO e dal doping. Inoltre, quella attuale è una generazione migliore della nostra. È un ciclismo più interessante per gli spettatori con attacchi da lontano e distacchi minimi tra i primi cinque della generale“, ha rivelato Ullrich a margine di un evento a Maiorca.

Un’analisi che ha riguardato anche se stesso nel passato: “Ero troppo giovane per quel tipo di pressione. Ho avuto i miei alti e bassi e ho commesso degli errori, ma credo di avere ancora bisogno del ciclismo nella mia vita. Sono in buona forma, amo il ciclismo e rende la mia vita migliore”, le considerazioni del teutonico che come ammesso di recente ha ripreso ad allenarsi in bicicletta, trascorrendo le proprie giornate con maggior equilibrio.

Ullrich si è poi soffermato su uno dei campioni del ciclismo di oggi, ma nessuno come il suo idolo Miguel Indurain: “Valverde è un eroe. Ha corso con me. Può ancora vincere ovunque e questo lo rende speciale. Ama il ciclismo e con il lavoro duro è sempre motivato. È caduto alla Vuelta, si è fermato per l’operazione, è tornato e ha vinto, è speciale e unico, non ci sono molti campione come lui. Indurain però è superiore a tutti, anche a Sagan, Valverde, Alaphilippe e Pogacar, che sono i miei preferiti”, le sottolineature del tedesco (riportate da cyclingpro.net).

Foto: Olycom LaPresse

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