Ciclismo
Ciclismo, Wout van Aert: “La sconfitta nella cronometro mondiale è stata dura da digerire e ha avuto delle conseguenze…”
Per il terzo anno consecutivo Wout van Aert (Jumbo-Visma) si è aggiudicato il premio del Flandrien of the Year nel Gala di fine stagione di Het Nieuwsblad. Un riconoscimento che al femminile è andato a Lotte Kopecky (Liv Racing).
Il 27enne belga, che quest’anno ha vinto tre tappe del Tour de France, le Classiche della Gent-Wevelgem e delll’Amstel Gold Race, argento olimpico nella prova in linea su strada e sul podio della Milano-Sanremo totalizzando 13 vittorie stagionali, si è potuto fregiare di quest’ulteriore riconoscimento. Nella votazione van Aert ha preceduto Tim Merlier (Alpecin-Fenix), vincitore di una tappa del Tour de France, e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo). Remco Evenepoel ha concluso in quinta piazza in questa graduatoria.
A margine di questo evento, il corridore della Jumbo-Visma si è pronunciato su quello che è accaduto nel 2021: “Ho disputato un’annata, confrontandomi intensamente con i migliori e ottenendo buoni risultati, ma è chiaro che ci sia ancora tanto da fare“, le parole del belga riportate da Cyclingnews.
Tiene banco ancora quanto accaduto nei Mondiali su strada nelle Fiandre, con quell’undicesimo posto finale che stride non poco: “Mi aspettavo chiaramente molto di più. Ho trascorso un periodo complicato, visto anche il secondo posto nella cronometro individuale (alle spalle di Filippo Ganna, nota di redazione). Soprattutto perché nelle settimane successive ho corso la Parigi-Roubaix e anche in quel caso il riscontro non è stato soddisfacente. Se fossi stato sei secondi più veloce nella crono, il titolo sarebbe arrivato e sicuramente avrei chiuso al meglio l’annata“, le considerazioni di van Aert.
Trascorse le vacanze in Italia, nello specifico in Puglia, il ciclista sta ricaricando le pile in vista di un 2022 che lo vedrà protagonista sicuramente nelle corse di un giorno. Non resta che attendere.
Foto: LaPresse