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Combinata nordica, la Fis conferma che a Milano-Cortina 2026 ci sarà anche la versione femminile

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Nella giornata di ieri il sub-comitato della Fis per la combinata nordica ha ufficialmente comunicato che domanderà al Cio di inserire la versione femminile della disciplina nel programma dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. Il comitato olimpico internazionale si pronuncerà in merito nell’estate del 2022, ma l’approvazione della richiesta è scontata, in quanto verrà raggiunta la piena parità sessuale in qualsiasi sport della neve e del ghiaccio.

Infatti a Pechino 2022 la combinata nordica sarà l’unica disciplina a non avere una versione riservata alle donne. La lacuna verrà però presto colmata. Dopotutto, il settore rosa ha visto la luce solo in tempi recenti, entrando nel programma dei Mondiali a partire dal 2021. Si vive ancora una situazione embrionale, con un livello medio molto basso e poche Nazioni realmente competitive, ma da qualche parte bisognerà pur iniziare. Di conseguenza, largo alle combinatiste anche a Milano-Cortina 2026 e ben venga lo sviluppo dell’ambito femminile.

Al riguardo va rimarcato come l’inverno 2021-2022 avrà una vera e propria Coppa del Mondo, con un calendario che prevede 9 gare. Oro colato rispetto alla farsesca edizione 2020-21, con la Sfera di Cristallo assegnata in deroga alle regole stesse della Fis nonostante si fosse disputata una sola competizione. Già, una Coppa del Mondo attribuita su prova secca, quando invece in qualsiasi ambito dovrebbero essere disputate almeno tre gare per conferire trofei e premi relativi a una classifica generale. Eppure, per il bene superiore, si è deciso di chiudere tutti e due gli occhi. Checché ne dicano certe ex atlete, ora magari dedicatesi ad altro dopo essersi rese conto di non avere più alcun genere di competitività, ma sempre pronte a lanciare polemiche sterili a mezzo social, la Fis sta facendo di tutto e di più per spingere la versione femminile della combinata.

Ovviamente l’apertura alle donne fa sorgere il dubbio in merito a quali potranno essere i format di gara previsti a Milano-Cortina 2026. In particolare non va scartata l’ipotesi di una prova a squadre miste, che potrebbe sostituire quella monosesso maschile, ormai incancrenitasi nella triarchia composta da Norvegia, Germania e Austria e nella quale, peraltro, si faticano a trovare dieci Paesi in grado di qualificare un team a Pechino 2022. Ci sarà comunque modo di discutere della materia a tempo debito.

Foto: La Presse

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