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Coppa Davis 2021, Filippo Volandri: “Jannik Sinner è felice di esserci, lavoriamo sul doppio”

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Il conto alla rovescia sta per scadere. Le Finals di Coppa Davis si avvicinano e il capitano non giocatore Filippo Volandri sa di disporre di una squadra forte, animata da tennisti che stanno facendo molto bene nel 2021. L’Italia, allo stato attuale delle cose, è il Paese con Russia e Spagna ad aver vinto il maggior numero di tornei nel circuito ATP (6) in stagione, con Jannik Sinner a segno in tre circostanze. L’ultima firma dell’altoatesino è stata posta ieri a Sofia (Bulgaria), replicando quanto fatto nel 2020.

Come è noto la fase conclusiva della massima manifestazione per selezioni nazionali di tennis si svolgerà a fine novembre: prima la fase a gironi, con otto raggruppamenti divisi tra Torino, Innsbruck e Madrid, poi gli scontri diretti. La compagine di Volandri giocherà in casa, al Pala AlpiTour, nel Gruppo E con USA e Colombia.

Gli azzurri esordiranno venerdì 26 novembre contro gli Stati Uniti, mentre il giorno successivo, sabato 27 novembre, sfideranno la Colombia. Ultima giornata domenica 28 novembre tra USA e colombiani. Se la formazione tricolore dovesse superare il turno, disputerà sempre a Torino il 29 novembre i quarti di finale contro la vincente del Gruppo D (comprendente Australia, Croazia e Ungheria). Poi, per le fasi decisive della manifestazione, si andrà a Madrid: semifinali 3-4 dicembre, Finale il 5 dicembre.

E dunque ci si prepara al meglio per una chiusura stagionale molto intrigante, considerando che le ATP Finals si disputeranno sempre a Torino dal 14 al 21 novembre. Volandri, in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, ha parlato in primis delle qualità messe in mostra da Sinner a Sofia: “Non era stata una settimana esaltante, ma in finale non ha sbagliato nulla. Era campione in carica e la prima testa di serie, doveva anche maneggiare la pressione. Jannik ragiona per obiettivi, i risultati sono semplicemente il corollario“.

L’altoatesino ha poi manifestato la volontà di essere coinvolto nel gruppo di Davis: “A New York ho parlato a lungo con i ragazzi e i loro allenatori, ho ottenuto grandissima disponibilità. Mi fa piacere che Jannik sia felice di entrare nel gruppo, io ritengo fondamentale cementare una squadra coesa e con uno spirito comune. Siamo solo all’inizio del percorso, ma nella mia concezione del lavoro di CT c’è un’Italia che rema tutta dalla stessa parte“.

L’ex tennista toscano ha poi spiegato anche il motivo per cui ha suggerito ai giocatori italiani, ad esempio Berrettini e Sinner, di giocare insieme nel doppio a Indian Wells in funzione della Davis: “Con la nuova formula, con due soli singolari, il doppio diventa fondamentale per coltivare ambizioni adeguate. Stiamo sperimentando, le coppie potranno anche ruotare nei prossimi tornei, anche se la programmazione dei giocatori richiede spesso incastri complicati“.

Un’Italia dunque con tutte le carte in regola per fare molto bene: “La storia ci insegna che la Coppa Davis si vince con un giocatore da primi 5, un grande secondo violino e un doppio d’eccellenza. Sulle prime due ci siamo, sull’altra ci arriveremo“.

Foto: LaPresse

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