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F1, 6 gare alla fine del Mondiale 2021: quali piste sono favorevoli a Verstappen e Hamilton

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Sei gare alla fine del Mondiale di F1 2021. Sei punti separano Max Verstappen e Lewis Hamilton nella splendida corsa verso il titolo iridato. Il primo per l’olandese, addirittura l’ottavo, nel caso, per il portacolori della Mercedes. Queste, a spanne, si potrebbero dire le certezze di questo rush finale, perché per il resto tutto è totalmente in bilico. Chi potrà mettere le mani sullo scettro della massima categoria del motorsport lo farà grazie alle sue indubitabili qualità ma, senza dubbio, saranno gli episodi ed i dettagli a fare la differenza.

Sedici gare sono state messe in archivio. Sei si stagliano all’orizzonte. Gran Premio degli Stati Uniti, Gran Premio del Messico, Gran Premio di San Paolo, Gran Premio del Qatar, Gran Premio dell’Arabia Saudita e, come tradizione, il gran finale in quel di Abu Dhabi. Ben 150 punti in palio, ma innumerevoli incognite da valutare. Andiamo, quindi, circuito per circuito, ad analizzare verso quale dei due rivali potrebbe pendere l’ago della bilancia.

Si inizia con uno dei feudi di Lewis Hamilton, il COTA – Circuit of the Americas. Domenica 24 ottobre, infatti, si correrà la gara texana su un tracciato vario e spettacolare. Guardando i precedenti, la Mercedes appare la grande favorita, con il sette volte iridato pronto a fare sua la tappa di Austin. La Red Bull, in questo caso, dovrà correre in difesa, ma con la consapevolezza di avere poi due grandi occasioni.

Domenica 7 novembre, infatti, toccherà al Gran Premio del Messico. Sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez la scuderia di Milton Keynes potrebbe tornare a farsi preferire. Essendo una gara in altura, il motore Mercedes dovrebbe cedere qualche cavallo in fatto di potenza. Discorso simile anche per il Gran Premio di San Paolo del 14 novembre. Il weekend di Interlagos potrebbe diventare un vero e proprio spartiacque, avendo anche in programma la terza ed ultima Qualifying Race della stagione. Su questo tracciato emozioni e sorpassi non mancano e, spesso, il meteo mette lo zampino. I punti in palio saranno tanti (25 + 3 della sprint race + 1 del giro veloce) e da questo punto in avanti tra i due rivali i destini potrebbero dividersi. Uno dovrà forzare, chi sarà al comando, invece, gestire.

A questo punto scatterà il trittico conclusivo in Medio Oriente, e le variabili si faranno interessanti. Il 21 novembre vivremo il Gran Premio del Qatar, quindi il 5 dicembre il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Circuiti di Losail e Jeddah. Due assolute “new entry” per la F1, sulle quali nessuna previsione può essere fatta in maniera veritiera. Il primo presenta un lungo rettilineo che potrebbe favorire le W12, mentre il secondo, un cittadino da velocità medie elevatissime, sarà un classico “lancio di moneta”.

Il gran finale, ovviamente, sarà a Yas Marina per il Gran Premio di Abu Dhabi. Terza gara di fila sotto la luce dei riflettori che, a sua volta, non avrà un favorito scontato. Un anno fa dominò Max Verstappen, per cui un piccolo vantaggio lo diamo all’olandese, ma la pista è stata modificata in alcuni punti per tentare di favorire i sorpassi. L’intento degli organizzatori sarà soddisfatto? Sarebbe splendido vivere un ultimo capitolo con il titolo ancora in palio ed i due grandi duellanti uno contro uno, battagliando fino all’ultima curva. Sarà davvero così? Come si è visto fare previsioni quest’anno è pressoché impossibile. Non rimane che gustarci nel migliore dei modi questo splendido finale del Mondiale di F1 2021. 

Foto: LaPresse

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