Formula 1

F1, Carlos Sainz: “Una buona qualifica, ma domani partire con le soft non mi aiuterà…”

Pubblicato

il

Carlos Sainz chiude con un sorriso stiracchiato le sue qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2021. Sul tracciato denominato COTA – Circuit of the Americas, di Austin (Texas), infatti, il pilota della Ferrari si piazza in quinta posizione sulla griglia di partenza, ma il fatto di dover partire domani in gara (ore 21.00 italiane) con la gomma soft, è un tarlo che non lo abbandonerà fino allo spegnimento dei semafori.

L’analisi dello spagnolo al termine del suo sabato, tuttavia, parte da quanto fatto in pista: “Direi che ho realizzato una qualifica di buon livello – spiega ai microfoni di Sky Sport – Nella Q1, sin dall’avvio, ho sentito subito un buon feeling con la macchina e ho trovato un bel giro che mi ha permesso anche di risparmiare un set di gomme. Nella Q2, invece, avremo molto da analizzare, perchè sarò l’unico tra i piloti di testa a partire con le gomme medie”.

L’ex pilota di Renault e McLaren spiega il suo punto vista su quanto accaduto: “In quel momento la pista è peggiorata tantissimo e non ho potuto passare il taglio con gli pneumatici marchiati di giallo, che era il nostro obiettivo e, anzi, le simulazioni che avevamo a disposizione ci confermavano che fosse nelle nostre potenzialità. Nella Q3, poi, ho fatto un buon giro, ho visto che Charles mi ha preceduto e ha centrato un ottimo tempo”.

A questo punto il nativo di Madrid prova a fare le carte alla sua gara di domani: “Sicuramente partire con le medie sarebbe stato molto meglio, dato che le soft non potranno portarmi avanti a lungo. Diciamo che, da questo punto di vista, inizio con il piede sbagliato. Dovrò inventarmi qualcosa, sapendo che il degrado sarà elevato e le temperature basse che si annunciano renderanno tutto ancor più complicato. Comunque, siamo entrambi davanti alle McLaren, per cui sarà sicuramente un buon viatico. Dovrò partire bene, poi vedremo come andranno le cose, se dovremo difenderci o attaccare”. 

Foto: Lapresse

Exit mobile version