Formula 1
F1, Max Verstappen vince di forza il GP degli USA ed allunga a +12 su Lewis Hamilton! 4° Leclerc, 7° Sainz
Questa fa male! Max Verstappen (Red Bull) vince il Gran Premio degli USA, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di F1 2021, e coglie un trionfo di capitale importanza in uno dei circuiti che, almeno sulla carta, sembrava destinato a premiare Lewis Hamilton. Sul circuito texano di Austin, denominato COTA, Circuit of the Americas, l’inglese ce l’ha messa tutta, ma “Super Max” ha vinto di forza al termine di una gara letteralmente perfetta.
Per l’olandese arrivano l’ottavo successo stagionale ed il 18° della carriera, ma di un valore immenso. Non solo, quindi, non perde nel confronto diretto con il “Re Nero“, ma allunga ancora. A questo punto, infatti, la classifica generale lo vede troneggiare con 287.5 punti, contro i 275.5 di Lewis Hamilton, quindi 12 lunghezze di margine da difendere a 5 gare dal termine.
Max Verstappen taglia il traguardo con 1.333 secondi di vantaggio su Lewis Hamilton (Mercedes), mentre sul gradino più basso del podio si piazza il messicano Sergio Perez (Red Bull) a 42.223. Quarta posizione per un brillante Charles Leclerc (Ferrari) a 52.246, mentre è quinto l’australiano Daniel Ricciardo (McLaren) a 1:16. Sesto Valtteri Bottas (Mercedes) a 1:20, quindi settimo Carlos Sainz (Ferrari) a 1:23, mentre è ottavo il britannico Lando Norris (McLaren) a 1:24. Nono, ma doppiato, il nipponico Yuki Tsunoda (Alpha Tauri) davanti a Sebastian Vettel (Aston Martin) che, proprio in extremis, toglie il punto ad Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo).
LA GARA
Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore è di Hamilton che affianca subito Verstappen, il quale prova a mandarlo più esterno possibile. L’inglese tiene duro ed imbocca per primo curva 1, con l’olandese e Perez in scia. Alle loro spalle Leclerc e Sainz, attaccato dalle due McLaren, con Ricciardo che riesce ad infilarlo poi in curva 15. Hamilton si mette a spingere ma Verstappen sembra averne di più, rimanendo sempre entro la zona DRS. Terzo Perez a 3.6 secondi, mentre Leclerc accusa già oltre 10 secondi dopo appena 6 tornate. Sainz, invece, passa Norris all’ottava tornata e si riporta in sesta posizione.
Verstappen, non riuscendo ad attaccare il rivale, decide di anticipare la sosta ai box, rientrando già all’11° giro. Hamilton risponde al giro numero 14, ma ormai l’olandese ha guadagnato parecchio a suon di giri veloci e precede il rivale di 6.6 secondi. Terzo Perez (con gomme medie) a 11.1, quindi quarto Leclerc a 20.3. Passano pochi istanti e si conclude la gara di Pierre Gasly per un problema alla sua Alpha Tauri.
Hamilton dopo il 20° dei 56 giri previsti, inizia a martellare su ottimi crono e si porta a 4.5 di distacco dal rivale, quindi fino a 2.5, grazie ad una gomma hard che, come sempre, si sposa alla perfezione con la W12. Terzo rimane Perez a 11.8 dall’inglese, mentre gira su ottimi tempi Leclerc in quarta posizione a 9 secondi dal messicano.
Verstappen, quindi, rientra ai box al trentesimo giro e monta il secondo set di gomme hard, finendo in terza posizione. Perez, ovviamente, lascia spazio al compagno di scuderia, mentre davanti Hamilton stampa un 1:40.081 e prova l’overcut. L’olandese si mette alla caccia del portacolori della Mercedes, ma senza forzare a livello di gomme, per gestire nel migliore dei modi il suo finale di gara. Leclerc cambia le sue hard al 33° giro e rientra al quarto posto, mentre Sainz perde qualcosa ai box e cede 3.1 a Ricciardo.
Hamilton, a questo punto, attende il giro numero 38 per montare il suo nuovo set di hard e, soprattutto, iniziare un vero e proprio stint da qualifica per recuperare gli 8.4 secondi che lo separano dal rivale oranje. Al terzo posto sempre Perez a 21 secondi, quindi Leclerc a mezzo minuto, con Ricciardo (a 19 secondi dal monegasco) che prova a tenere a distanza Sainz.
La progressione del “Re Nero” è inesorabile. A 12 giri dal termine si porta a 4.4 secondi da Verstappen, quindi a 9 giri dalla conclusione arriva a 2.8, mentre a 7 tornate dal termine il gap scende sono i 2 secondi. L’olandese prova a resistere alla rimonta con gomme ancora ben conservate, ma il sette volte campione del mondo non gli lascia respiro. Il portacolori della Red Bull spreme tutto quello che ha nella sua RB16B e risponde colpo su colpo al rivale, cercando di non concedere il DRS. Missione compiuta. “Super Max” non sbaglia una virgola fino al traguardo e conquista il GP di Austin.
Foto: LaPresse