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Ginnastica artistica, Carlo Macchini sfiora la medaglia ai Mondiali. Sbarra mostruosa, il pari merito non lo premia

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Carlo Macchini ha accarezzato il sogno di una medaglia ai Mondiali 2021 di ginnastica artistica, ma purtroppo per un soffio non è riuscito a salire sul podio iridato alla sua prima partecipazione in un atto conclusivo della massima competizione internazionale. L’azzurro si è esibito per primo alla sbarra e ha sfoderato un esercizio semplicemente spaziale: i quattro salti iniziali sono stati davvero straripanti, complessi e ben eseguiti, avvio di un esercizio notevole e di grande impatto visivo. Non sarà arrivata la medaglia e non c’è stato il riscatto dopo il quarto posto degli Europei di sei mesi fa (quando commise un grosso errore che gli tolse il titolo), ma oggi abbiamo avuto la conferma di avere un alfiere di razza in grado di farci sognare in futuro.

Il marchigiano si issava perentoriamente al comando con un roboante 14.966 (6.7 il fantasmagorico D Score, il più elevato tra gli otto partecipanti all’atto conclusivo) e iniziava già ad assaporare il risultato di spessore, cullando anche la speranza di fare suonare l’Inno di Mameli a Kitakyushu (Giappone) come ieri era riuscito a fare Nicola Bartolini al corpo libero (anch’egli partendo in prima rotazione). Il prosieguo della gara proponeva però avversari di elevatissima caratura e il punteggio del ribattezzato Bistecca è purtroppo stato attaccato, venendo superato da tre atleti e concludendo così in quarta posizione.

Il cinese Hu Xuwei ha approfittato della possibilità di esibirsi per ultimo e ha fatto scacco macco grazie a una prestazione di elevatissimo spessore tecnico: stessa esecuzione dell’azzurro (6.7), ma migliore esecuzione e punteggio complessivo di 15.166. Giornata memorabile per il 24enne, che poco prima si era laureato Campione del Mondo alle parallele pari. Il giapponese Daiki Hashimoto, Campione Olimpico all-around e di specialità, si è dovuto accontentare dell’argento (proprio come due giorni fa sul giro completo): il padrone di casa ha commesso un letale passo in uscita, tanto che il suo 15.066 (6.5 la nota di partenza) appare anche un po’ generoso. La medaglia di bronzo finisce al collo dello statunitense Brody Malone (14.966).

L’americano ha dunque ottenuto lo stesso punteggio di Carlo Macchini, ma con un’esecuzione più elevata (8.466 contro 8.266) e dunque sale in solitaria sul terzo gradino del podio. Gara d’addio per l’immenso Kohei Uchimura, Imperatore della Ginnastica che ha vinti sei titoli all-around e due ori olimpici sul giro completo (sesto posto con 14.600). L’Italia conclude così i Mondiali con quattro medaglie: Nicola Bartolini oro al corpo libero, Asia D’Amato argento al volteggio, Marco Lodadio argento agli anelli, Salvatore Maresca bronzo agli anelli.

Foto: Simone Ferraro/FGI

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