Seguici su

Artistica

Ginnastica artistica, l’Italia migliore degli ultimi 108 anni ai Mondiali! 4 podi e 3° posto nel medagliere, azzurri da record

Pubblicato

il

L’Italia ha conquistato quattro medaglie ai Mondiali 2021 di ginnastica artistica: Nicola Bartolini oro al corpo libero, Asia D’Amato argento al volteggio, Marco Lodadio argento agli anelli, Salvatore Maresca bronzo agli anelli. Un bottino di lusso che è valso addirittura il terzo posto nel medagliere, soltanto alle spalle di Cina e Giappone, davanti a Russia e USA. Si tratta di un risultato davvero straripante, anomalo per il Bel Paese nell’universo della Polvere di Magnesio. La caratura delle nostre Nazionali in ambito globale è ampiamente acclarata e possiamo tranquillamente parlare del miglior riscontro dell’ultimo secolo (abbondante) in termini di allori portati a casa e di piazzamento nel medagliere.

Negli ultimi 108 anni, infatti, l’Italia non aveva mai conquistato quattro medaglie o più in una rassegna iridata e non aveva mai concluso sul podio nel medagliere complessivo. I traguardi più ragguardevoli erano stati i quarti posti nel 1996 (oro di Yuri Chechi agli anelli, bronzo di Andrea Massucchi al volteggio) e nel 2006 (fece tutto Vanessa Ferrari con l’oro nel concorso generale individuale e i bronzi al corpo libero e alle parallele asimmetriche). Nel 2003, invece, si festeggiarono tre medaglie (argento di Igor Cassina alla sbarra, bronzo condiviso di Matteo Morandi e Andrea Coppolino agli anelli).

Abbiamo specificato “miglior risultato dell’ultimo secolo (abbondante)”, perché a livello statistico non è il miglior risultato della storia. La ginnastica artistica è infatti uno sport molto antico e il primo Mondiale si disputò addirittura nel 1903. Nel 1913 l’Italia vinse addirittura il medagliere con 8 podi. I pionieri portarono a casa 8 medaglie anche nel 1911 (secondo posto nel medagliere) e 4 allori nel 1909 (secondo posto complessivo). Parliamo però di un altro sport, con una concorrenza decisamente contenuta e tutt’altro che globale (oltre che chiuso alle donne in ambito internazionale).

Ben diverso da quanto visto a Kitakyushu (Giappone) nell’ultima settimana, dove l’unico asterisco potrebbe riguardare l’assenza di alcuni big poiché affaticati dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 (ma questo è un discorso che non inficia l’analisi statistica).

Foto: Simone Ferraro/FGI

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità