Seguici su

Artistica

Ginnastica artistica, l’Italia scrive la storia ai Mondiali: 4 medaglie in un giorno. Azzurri mitologici

Pubblicato

il

Oggi si è scritta una vera e propria pagina di storia per la ginnastica artistica italiana: conquistare quattro medaglie ai Mondiali, nella stessa giornata, è un evento più unico che raro. Stiamo parlando di un’impresa memorabile, che impreziosisce ulteriormente un’annata da sogno per lo sport tricolore e che consacra il buon momento della nostra Polvere di Magnesio. Schieravamo ben cinque atleti in questa prima giornata di Finali di Specialità, quattro sono riusciti a fare festa ed Elisa Iorio ha concluso in sesta posizione alle parallele asimmetriche: abbiamo raccolto davvero il massimo possibile con una squadra solida e tonica in una rassegna iridata programma due mesi dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Nicola Bartolini si è laureato Campione del Mondo al corpo libero. Il sardo ha confezionato un esercizio semplicemente da urlo, sfoderando tutta la sua proverbiale pulizia di esecuzione, e ha trionfato con un nitido 14.800 (6.2 il D Score). Il 25enne, già bronzo in primavera agli Europei, è così diventato il primo italiano a imporsi su questo attrezzo ai Mondiali, dove l’ultima medaglia risaliva addirittura al 1966 col mitico Franco Menichelli. Ultimo trionfo italiano in campo iridato datato 1997 con Yuri Chechi agli anelli.

Asia D’Amato si è messa al collo uno splendido argento al volteggio: prima finalista di sempre alla tavola e naturalmente prima medagliata in questa specialità a livello mondiale. La 18enne genovese ha eseguito due ottimi salti, valsi la media di 14.083 per chiude alle spalle dell’inarrivabile brasiliana Rebeca Andrade (14.966 per la Campionessa Olimpica). Prima italiana a portare a casa un alloro individuale dopo Vanessa Ferrari (escludendo le gioie del 1950), due anni fa si tinse di bronzo con le Fate nella gara a squadre.

Doppia festa agli anelli per mano di Marco Lodadio e Salvatore Maresca, rispettivamente argento e bronzo. Il romano è stato ripescato in virtù della rinuncia del cinese Zhang Boheng, è salito sull’attrezzo per ultimo e ha giganteggiato con 14.866: terza medaglia mondiale consecutiva per il 29enne dopo il bronzo del 2018 e l’argento del 2019. Alle sue spalle, attardato di 33 millesimi, il 28enne campano: Thor ha subito fatto centro alla sua prima apparizione nella massima competizione, dopo il bronzo europeo di questa primavera.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità