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Ginnastica, Mondiali 2021: Asia D’Amato torna a eseguire due salti al volteggio dopo due anni. Obiettivo finale

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Asia D’Amato tornerà a eseguire i due salti al volteggio in una competizione internazionale. L’azzurra ha deciso di provarci ai Mondiali 2021 di ginnastica artistica, in programma a Kitakyushu (Giappone) dal 18 al 24 ottobre. Un’idea che era già delineata da diverse settimane e che è diventata ufficiale nella notte, dopo che la genovese ha eseguito la doppia evoluzione durante la prova podio.

La 18enne ha sempre avuto nei piedi questa carta, ma era da oltre due anni che non si cimentava nel duplice sforzo alla tavola: bisogna risalire agli Europei 2019, sua prima uscita internazionale da senior, quando fu addirittura meravigliosa quarta in finale, ad appena 83 millesimi dalla medaglia di bronzo finita al collo della britannica Elissa Downie. Quel giorno la classe 2003 toccò 14.233 (media di 14.300 e 14.166), mentre la sua avversaria diretta si spinse a 14.316. A vincere fu la russa Maria Paseka, super favorita della vigilia, con 14.516 di media e un vantaggio risicato sulla francese Coline Devillard (14.450).

Dall’appuntamento di Stettino, Asia D’Amato non ha poi più riproposto i due salti in ambito internazionale (ai Mondiali 2019 si era concentrati sulla qualificazione di squadra ai Giochi, agli Europei 2021 era assente, alle Olimpiadi di Tokyo 2020 il mirino era sul team event), ma all’interno dei confini nazionali ha vinto i Campionati Italiani Assoluti 2019 e 2020 (quando tra l’altro si impose anche sul giro completo).

L’allieva del DT Enrico Casella, reduce dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 dove ha sfiorato il podio nella gara a squadre, punta a essere protagonista in questa rassegna iridata. L’obiettivo è la finale di specialità al volteggio (non impossibile, ma bisognerà confezionare una prestazione di assoluto livello), oltre all’accesso all’atto conclusivo del concorso generale individuale (questa missione appare decisamente più semplice). La concorrenza sarà davvero spietata, ma la nostra portacolori ha tutte le carte in regola per mettersi in luce.

© foto di Simone Ferraro / FGI

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