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Ginnastica, Nicola Bartolini tra i 6 Moschettieri: gli italiani Campioni del Mondo, 2° nel dopoguerra. Che exploit

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Nicola Bartolini si è laureato Campione del Mondo al corpo libero e ormai, a cinque giorni di distanza dall’impresa di Kitakyushu e dopo essere tornato in Patria, ha metabolizzato l’esclusività del gesto che è riuscito a compiere. Il sardo ha fatto risuonare l’Inno di Mameli in una rassegna iridata di ginnastica artistica a quindici anni di distanza dall’apoteosi di Vanessa Ferrari nel concorso generale individuale, ma se consideriamo esclusivamente il settore maschile allora il digiuno era di ben ventiquattro anni visto che l’ultimo azzurro a salire sul gradino più alto del podio fu Yuri Chechi grazie al suo mirabolante esercizio agli anelli nel 1997.

Il 25enne si è consacrato, toccando quello che per il momento è l’apice della sua carriera e la vetta di una crescita graduale. Un’encomiabile pulizia di esecuzione e un D Score incrementato di ben quattro decimi rispetto a quello che sei mesi fa gli permise di conquistare la medaglia di bronzo agli Europei (segno di un enorme balzo in avanti in un arco temporale decisamente ridotto) hanno fatto la differenza contro una concorrenza di assoluto spessore tecnico, guidata dal filippino Carlos Yulo che si era presentato per difendere il titolo conquistato due anni prima. Con la consapevolezza che questo non deve essere un punto di arrivo, ma un trampolino di lancio verso altri lidi (Olimpiadi di Parigi 2024 in primis).

La squadra maschile è risolta dalle ceneri dei Mondiali 2015, dove si rimase addirittura fuori dalla possibilità del Test Event per qualificarsi ai Giochi di Rio dell’anno successivo. Sono trascorsi sei anni e di acqua sotto i ponti ne è passata, la maturità è ormai insita negli azzurri che formano un gruppo decisamente solido e con grandi ambizioni in campo internazionale. Nicola Bartolini è stato il primo italiano a conquistare la medaglia d’oro al corpo libero nella massima competizione. Negli ultimi 108 anni l’Italia ha vinto soltanto sei titoli iridati: uno porta la firma del sardo, gli altri cinque sono di marca Yuri Chechi (consecutivi, dal 1993 al 1997 sempre agli anelli).

Un po’ di numeri giusto per capire l’esclusività di quanto compiuto dal Cobra in Giappone. Nell’albo d’oro dei Mondiali, nati addirittura nel 1903 e giunta alla 50ma edizione, si annoverano soltanto 14 medaglie d’oro ma ben otto sono state conquistate prima della prima guerra mondiale (quattro di Giorgio Zampori tra 1911 e 1913, due di Guido Boni nel 1911, uno di Osvaldo Palazzi nel 1911 e uno di Giorgio Romano nel 1909). Era davvero un’altra Polvere di Magnesio. Nella concorrenza sempre più globale e spietata, tingere una medaglia di azzurro ha un prezzo incalcolabile. Di seguito tutti gli italiani Campioni del Mondo di ginnastica artistica. Parliamo di settore maschile, al maschile l’unica gioia è quella già citata di Vanessa Ferrari nel 2006.

ITALIANI CAMPIONI DEL MONDO GINNASTICA ARTISTICA

CORPO LIBERO: Nicola Bartolini (2021)

CAVALLO CON MANIGLIE: Osvaldo Palazzi (1911), Giorgio Zampori (1913)

ANELLI: Giorgio Romano (1909), Guido Boni e Giorgio Zampori (1913), Yuri Chechi (1993, 1994, 1995, 1996, 1997)

PARALLELE PARI: Giorgio Zampori (1911), Guido Boni e Giorgio Zampori (1913)

CONCORSO GENERALE INDIVIDUALE (FEMMINILE): Vanessa Ferrari (2006)

Foto: Simone Ferraro/FGI

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