Ciclismo
Giro di Lombardia, Primoz Roglic: “Non avevo le gambe per seguire Pogacar”
Nel pieno di un finale di stagione estremamente intenso va in archivio anche la classica delle foglie morte. L’edizione numero 115 del Giro di Lombardia premia l’attacco solitario di Tadej Pogacar, capace di staccare il gruppo dei migliori sul Passo Ganda e battere allo sprint il pimpante Fausto Masnada che si era rifatto sotto in discesa. Lo sloveno conquista dunque la seconda classica monumento dell’anno dopo la vittoria in primavera alla Liegi-Bastogne-Liegi, grande deluso di oggi Primoz Roglic, mai vero protagonista.
Il capitano della Jumbo-Visma ha perso l’attimo sulla salita del Passo Ganda, forse frenato dagli sforzi dalle tante gare a cui ha preso parte ultimamente, e si è lasciato scappare il collazionale della UAE Team Emirates. Roglic può comunque essere soddisfatto del suo finale di stagione, coronato dai trionfi al Giro dell’Emilia e alla Milano-Torino dopo il dominio assoluto alla Vuelta e l’oro olimpico nella crono.
Queste le parole del classe ’89 al termine della corsa: “Il Giro di Lombardia è una corsa dura, e quando non hai proprio le gambe come è successo a me oggi è ancora più dura. Ho fatto davvero fatica. Alla fine sono comunque riuscito a portare a casa un buon risultato, ma noi puntavamo alla vittoria e non siamo stati abbastanza bravi“.
Lo sloveno ha poi analizzato brevemente la sua grande annata: “È stata una stagione con molti alti e bassi, ma alla fine mi porto a casa grandi momenti e ricordi che sono davvero incredibili. Ora è il momento di godersi le vacanze”.Su Pogocar:“Tadej ha meritato, oggi era nettamente il più forte. Se avessi potuto seguirlo l’avrei fatto, ma come ho detto non avevo davvero le gambe. Ho potuto solo faticare e aspettare che arrivasse il traguardo”.
Foto: Lapresse