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Giro di Lombardia, Primoz Roglic sempre più “il numero 2”. Altra lezione da Tadej Pogacar

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Primoz Roglic si era presentato al Giro di Lombardia da grande favorito della vigilia, in virtù delle vittorie ottenute al Giro dell’Emilia e alla Milano-Torino nell’ultima settimana. Il 31enne si era imposto di forza sul San Luca e a Superga, mostrando un’eccellente condizione di forma e una gamba decisamente brillante in salita. Nell’ultima Classica Monumento della stagione, però, l’alfiere della Jumbo-Visma ha decisamente deluso, non riuscendo a tenere il passo di Tadej Pogacar sul Passo di Ganda e accontentandosi del quarto posto al traguardo, risultato che non può assolutamente soddisfare il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 2020.

Il Campione Olimpico a cronometro di Tokyo 2020, nonché vincitore delle ultime tre Vuelta di Spagna, sta ormai soffrendo sensibilmente il duello nazionale con Tadej Pogacar. Primoz Roglic è un autentico fuoriclasse ed è un campione nato con un palmares da urlo, ma al momento è il numero 2 di Slovenia perché è oscurato da un assoluto fenomeno più giovane di 8 anni e che quest’anno ha conquistato Tour de France, Liegi e Giro di Lombardia.

L’uomo della UAE Tour gli ha impartito un’altra lezione di ciclismo nella corsa più importante di fine stagione, come già aveva fatto nella penultima tappa della Grande Boucle 2020 quando lo superò in classifica generale grazie a una strepitosa cronometro e gli strappò la maglia gialla. Una beffa non ancora digerita dall’ex saltatore con gli sci e che sta iniziando a pesare davvero molto sul morale di un vincente, ma offuscato dal faro dell’attuale ciclismo internazionale.

Foto: Lapresse

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