Golf
Golf, ranking mondiale al 13 ottobre. I piazzamenti degli italiani
L’ultimo aggiornamento del ranking mondiale, il celebre OWGR, è stato rilasciato nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 ottobre, una volta finito lo Shriners Children’s Open. Di rilevante non è cambiato nulla fino all’undicesima posizione, anche se questa settimana con la CJ Cup ci potrebbero essere dei movimenti (e il numero 1 del mondo dello spagnolo Jon Rahm, che gioca l’Andalucia Masters, è in pericolo: deve arrivare almeno 15° per essere certo di mantenerlo).
Le variazioni più importanti si sono avute fuori dalla top 20, pur con due scambi di posizione al suo interno (Jordan Spieth e il messicano Abraham Ancer per il 12° e 13° posto, il nordirlandese Rory McIlroy e il norvegese Viktor Hovland per il 14° e 15°). Il sudcoreano Sungjae Im è infatti l’uomo che più ha scalato la graduatoria, salendo dal 29° al 21° posto per effetto della sua vittoria negli States. A proposito di USA, ritorniamo su Spieth: non solo con la sua risalita di un posto abbiamo 10 americani nei primi 12, ma il suo è un recupero enorme, dal momento che a inizio anno era 82°, la sua peggior classifica da quando è entrato di prepotenza nell’élite, nel 2013 (e a inizio anno era 92°).
Sono stati però altri i maggiori guadagni nelle parti alte. Ad esempio, lo è stato il +14 dell’altro statunitense Matthew Wolff, secondo nel sopracitato evento del PGA Tour, che ha portato anche i suoi connazionali Aaron Wise e Lanto Griffin dal 105° e 110° posto all’88° e 94°. In mezzo a loro Rory Sabbatini: l’ormai slovacco è ancora lontano dai picchi di un tempo, ma il 3° posto di torneo lo ha rimandato in top 100, per l’esattezza 94°. E c’è stato anche l’ingresso di Seamus Power, proprio da centesimo: è diventato il nono giocatore del suo Paese a entrare nella prima pagina della classifica globale. Si è anche parlato parecchio di Tiger Woods, e di immagini che lo vedevano assistere a un torneo del figlio Charlie senza stampelle né tutore. La prolungata assenza lo ha spedito al 320° posto, ma stiamo parlando di Tiger Woods, uno il cui valore non si può misurare con numeri del ranking.
In casa Italia, con Guido Migliozzi sempre primo italiano al 68° posto e Francesco Molinari pericolosamente vicino a uscire anche dai 200 (è 188°), ha guadagnato posizioni Renato Paratore (+17, da 235° a 218°) in virtù del 9° posto all’Open di Spagna. Il balzo più importante, però, è di Jacopo Vecchi Fossa, che grazie alla vittoria nel Golf Nazionale Alps Open (Alps Tour, che viene dopo European e Challenge) si è concesso il lusso di passare da 514° a 424°. Una bella soddisfazione per il classe ’94 di Reggio Emilia, che era partito dalla posizione numero 864 a inizio anno.
Ricordiamo che i punti dell’OWGR non vanno letti come una media, bensì come un calcolo basato su un arco di tempo biennale con applicazione di diversi divisori a seconda del tipo di torneo, della forza dello stesso e del periodo di tempo nel quale è stato disputato.
TOP 10 MONDIALE
1 ESP Jon Rahm 10.2577
2 USA Dustin Johnson 8.6418
3 USA Collin Morikawa 7.8351
4 USA Patrick Cantlay 7.4569
5 USA Xander Schauffele 7.2013
6 USA Justin Thomas 7.9042
7 USA Bryson DeChambeau 6.8189
8 RSA Louis Oosthuizen 6.0580
9 USA Brooks Koepka 5.5705
10 USA Tony Finau 5.5618
TOP 10 ITALIA
68 ITA Guido Migliozzi 1.8696 (-3)
188 ITA Francesco Molinari 0.9190 (-11)
218 ITA Renato Paratore 0.8084 (+17)
225 ITA Francesco Laporta 0.7954 (-5)
309 ITA Edoardo Molinari 0.5521 (-10)
424 ITA Jacopo Vecchi Fossa 0.3608 (+90)
451 ITA Nino Bertasio 0.3296 (-5)
511 ITA Matteo Manassero 0.2720 (-5)
574 ITA Lorenzo Scalise 0.2259 (-5)
654 ITA Stefano Mazzoli 0.1818 (-10)
Foto: LiveMedia/Fabrizio Corradetti