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Jannik Sinner-Lorenzo Musetti, questione di stile

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Dove eravamo rimasti? 8 maggio 2019, terra rossa di Roma, pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia 2019. Fu quello il primo e unico incrocio tra chi con racchetta e pallina vuol regalare qualcosa di speciale all’Italia. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti è un po’ questo: la sfida tra i migliori prospetti del nostro tennis e tra i più forti giovani a livello internazionale, oltre che un confronto di stili.

Sinner è la rappresentazione del gioco moderno per eccellenza: grande timing sulla palla, potenza da fondo e continuità soprattutto con il rovescio bimane; Musetti molto più creativo con variazioni e cambi di ritmo costanti, dotato di un rovescio a una mano stilisticamente molto apprezzato. Non è un caso che Ubaldo Scanagatta, nel descrivere i due tennisti azzurri, abbia coniato una definizione più che azzeccata: “I Gemelli diversi“.

Sì, perché effettivamente sono due giocatori agli antipodi che cercano il punto in maniera molto differente: l’altoatesino aggredendo l’avversario con la forza dei suoi colpi; il toscano con lo scambio, senza dare dei punti di riferimento all’avversario. Molto diverso è poi anche il momento vissuto: Sinner sta scalando progressivamente la classifica mondiale e vede la top-10, mentre Musetti è n.69 del ranking e sta avendo qualche problema, dopo aver estasiato nella prima parte di questa stagione.

Ad Anversa (Belgio), nel match che metterà in palio i quarti di finale, ne vedremo delle belle non prima delle 18.30 tra chi promette di scrivere la storia nei nostri confini con uno stile di gioco opposto.

Foto: LaPresse

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