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Masters1000 Indian Wells 2021: Jannik Sinner, perché è uno snodo decisivo verso le ATP Finals
Il sorteggio non gli ha di certo dato una mano: Jannik Sinner avrebbe potuto chiedere ben di meglio per quel che riguarda Indian Wells. Nel Masters 1000 californiano, infatti, l’altoatesino avrà gli eventuali ottavi di finale con Matteo Berrettini e, prima ancora, un possibile terzo turno con l’americano John Isner.
I punti per le ATP Finals se li dovrà guadagnare passando da questi due confronti, contro un giocatore (Isner) che non ha più nulla da chiedere in questo senso, ma che serba ancora il ricordo positivo della finale raggiunta nel 2012 con annesso scalpo di Novak Djokovic, e un altro (Berrettini) che ha invece una certa voglia di incamerare quanto prima la certezza di essere a Torino, cosa che non è per lui lontana in qualsiasi caso.
Quello di Indian Wells è uno snodo vitale per Sinner (e non solo), se non altro perché la posta in palio è davvero alta e perché far bene in questo particolare contesto darebbe una spinta non indifferente verso la coppia Hurkacz-Ruud, ma anche per tenere a distanza il canadese Felix Auger-Aliassime, forse il più fortunato del quartetto (fatti salvi eventuali balzi dell’ultima ora).
Alla prima vera stagione completa sul circuito ATP (non contando il 2020 che, per sua natura, completo non lo si può certo considerare), l’allievo di Riccardo Piatti sta costruendo un risultato notevolissimo, che però non è così vicino, visto il divario di 270 punti da Hurkacz, al momento l’ultimo dei qualificati. 270 punti si possono interamente coprire solo con l’approdo in semifinale, associato a uno stop almeno entro gli ottavi del polacco. Prospettiva che si fa difficile per entrambi i giocatori, e che potrebbe rinviare i propositi di rincorsa ad altri lidi.
In altre parole, Indian Wells può rappresentare un modo non tanto per sorpassare Hurkacz, quanto per rimanergli agganciato, tenendo per un momento sullo sfondo il norvegese Casper Ruud che, contando l’assenza di Nadal a Torino, è virtualmente settimo nella Race. Questi dieci giorni possono diventare chiave per i tornei successivi: fatto salvo il 1000 di Parigi-Bercy, la situazione vede Sinner iscritto ad Anversa e Vienna, il polacco solo in Austria così come Ruud, e infine Auger-Aliassime sula stessa lunghezza d’onda dell’altoatesino.
Questo significa, in breve, che un bel risultato in questa sede sarebbe di chiara e vitale importanza per tornare in Europa potendo affrontare da una posizione, se non di vantaggio, quantomeno di buon favore la parte forse più congeniale dell’annata per il numero 2 d’Italia. Sul veloce indoor è esploso, ha dato i primi segnali a livello ATP, ha vinto il suo primo torneo e, dopo la strana Indian Wells d’ottobre, tornerà per dare al suo tennis ciò che serve nei palazzetti. Con un obiettivo: il palasport più grande d’Italia.
Foto: LaPresse