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Masters1000 Indian Wells 2021, Jannik Sinner si arrende a Taylor Fritz negli ottavi di finale
Talyor Friz, l’ammazza-italiani. Potremmo definirlo così l’americano (n.39 ATP), che dopo aver battuto al terzo turno del Masters1000 di Indian Wells Matteo Berrettini, si è ripetuto contro Jannik Sinner (n.14 del ranking). Una prestazione di alto profilo dello statunitense che quest’oggi ancor più di ieri ha espresso un grande tennis, trovando delle soluzioni con il rovescio che solitamente non sono nelle sue corde. In sostanza, da metà del primo set in avanti è stato l’americano a condurre le danze e a meritarsi il successo. Dietro il 6-4 6-3 dunque ci sono i meriti dello statunitense, ma anche i chiari demeriti di Sinner altamente deficitario con il servizio, considerando i cinque break subiti e non lucido nel capitalizzare le chance in risposta. Una sconfitta che dovrà farlo riflettere sul da farsi e potrebbe pesare in negativo ai fini della qualificazione alle ATP Finals. Ai quarti di finale ci va quindi Fritz che affronterà il vincente del confronto tra il tedesco Alexander Zverev e il francese Gael Monfils.
Nel primo set parte bene Jannik che con la risposta trova la profondità per mettere in difficoltà il rivale. Il break arriva nel terzo game. La battuta lo tradisce poco dopo con quasi nessuna prima in campo e per lo statunitense il contro-break arriva puntale. Il classe 2001 del Bel Paese però si scuote e trova ancora in risposta il break per portarsi avanti e confermarlo nel gioco successivo (4-2). Da questo momento inizia il suo calvario. Fritz sale di livello nello scambio soffrendo molto di meno le bordate da fondo dell’italiano e nello stesso tempo il n.14 ATP si ritrova a giocare senza efficacia con il fondamentale del servizio. Arriva una sequenza di quattro giochi a zero che vale il parziale al 23enne nativo di San Diego 6-4.
Nel secondo set la fase di rottura prolungata al servizio si riverbera: Sinner non sfrutta due palle break in apertura e subisce a sua volta il break nel secondo gioco. Fritz gioca con il vento in poppa e nel terzo e quarto game mette insieme una sequenza di otto punti a uno che lo fa volare 4-0. C’è la reazione di orgoglio dell’azzurro che si aggrappa a qualcosa per rimanere in partita. Il parziale contro-break c’è nel quinto gioco e Sinner ha le sue chance nel nono. Il servizio e gli errori di Jannik sorridono però allo statunitense che fa calare il sipario sul 6-3.
Le statistiche parlano chiaro sull’andamento del confronto con il tennista degli States autore di 6 ace contro gli zero di Sinner e che soprattutto con i punti ottenuti con la seconda ha fatto la differenza (55% rispetto al 34% dell’azzurro). Un Sinner che ha messo solo il 51% di prime in campo nel computo totale, migliorando il proprio rendimento negli ultimi giochi, ma essendo abbondantemente sotto il 50% nel corso del match come nel primo set (43%). Questo colpo sicuramente è stato quello che lo ha maggiormente penalizzato, dando fiducia al rivale.
Foto: LaPresse