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MotoGP, Italia sempre seconda dal 2014: con Francesco Bagnaia si profila l’ottava piazza d’onore consecutiva

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A Misano è calato il sipario sulla lotta al titolo mondiale di MotoGP: Fabio Quartararo vince con merito, grazie al quarto posto del GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, Francesco ‘Pecco’ Bagnaia cade quando era in testa e regala il successo finale al suo rivale.

La situazione era già compromessa, inutile negarlo, perché i 52 punti di distacco obbligavano ‘Pecco’ a una modalità ‘all-in’ che non ha pagato. Tuttavia, non si può che constatare quanto l’Italia nella classe regina dal 2014 in avanti abbia fatto incetta di secondi posti nella graduatoria generale e vi siano possibilità nel 2021 di dar seguito.

Le prime tre piazze d’onore sono quelle conquistate Valentino Rossi: nel 2014 il ‘Dottore’ chiuse a -67 punti dallo spagnolo Marc Marquez, senza mai avere concrete possibilità per puntare all’iride; nel 2015 la storia fu completamente diversa e l’epilogo amarissimo per Rossi, ricordando le polemiche in Malesia per il contatto con Marquez e la gestione della gara di Valencia tra Jorge Lorenzo (vincitore del titolo con cinque punti di margine su Valentino) e lo stesso Marc; nel 2016 sempre il ’46’ con 49 punti di distacco dall’asso nativo di Cervera.

A seguire fu Andrea Dovizioso su Ducati a doversi accontentare del ruolo di primo degli inseguitori dal 2017 al 2019: 37 lunghezze di margine per Marquez in un confronto però molto più serrato di quanto questo riscontro dica nel primo anno citato, nelle restanti due stagioni (-76 e -151 i differenziali) la partita non c’era mai stata. Ha poi ‘provveduto’ Franco Morbidelli a portare avanti la ‘tradizione’ nel 2020: -13 dall’iberico Joan Mir (Suzuki) in un’annata molto particolare tra il Covid e l’infortunio di Marc. Da rimarcare però la prestazione del ‘Morbido’ ottenuta con una Yamaha non aggiornata come le ufficiali.

A completare il quadro ora potrebbe esserci appunto Bagnaia: i 27 punti di vantaggio su Mir a due gare dalla fine dovrebbero portare al risultato citato, con l’augurio che nel 2022 si dia inizio a una serie di risultati in cui sia il gradino più alto a essere occupato.

Foto: MotoGP.com Press

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