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MotoGP, pagelle GP Emilia-Romagna: Bagnaia sprecone, Valentino Rossi oltre i limiti attuali, Bastianini in crescita

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Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, sedicesimo e terzultimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2021, racchiude emozioni infinite. Francesco Bagnaia cade e regala ufficialmente il titolo a Fabio Quartararo, mentre Marc Marquez vince ed Enea Bastianini coglie un altro podio. Inoltre, Valentino Rossi è 10° nel giorno del suo saluto ai tifosi italiani. Una gara che per mille motivi passerà alla storia. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara in terra romagnola.

LE PAGELLE DEL GP DELL’EMILIA ROMAGNA 2021

Marc Marquez (Honda) 8.5: si vede recapitata tra le mani una vittoria di capitale importanza non tanto per la sua stagione, quanto per la fiducia che gli dà in ottica futura. Il peggio sembra davvero alle spalle e, ormai, il Cabroncito è sempre stabilmente ai piani alti della classifica, proprio come una volta. Oggi vince più per demeriti altrui, certo, ma la pressione messa a Bagnaia ha fatto il suo lavoro.

Fabio Quartararo (Yamaha) 7,5: complimenti al campione del mondo 2021! Il francese si mette la corona della classe regina con pieno merito e lo fa al termine di una gara nella quale è finito in un vero e proprio frullatore di emozioni. Parte 15°, si ritrova subito 17°, vedendo che Bagnaia era subito pronto a fuggire. Piano piano, giro dopo giro, inizia a risalire. Corre senza il minimo rischio, somma un sorpasso dietro l’altro e si porta in quinta posizione. La caduta di “Pecco” gli fa tirare fuori lo champagne dal ghiaccio, al termine di un Campionato dominato. Chapeau!

Francesco Bagnaia (Ducati) 7,5: media tra il 10 della sua gara e il 5 per la caduta che ha rovinato tutto. “Pecco”, come per Misano 1, sembra inarrestabile. Prende, parte, e se ne va. Questa volta, però, alle calcagna ha un mastino come Marc Marquez, che non lo fa rilassare nemmeno un secondo. Giro dopo giro il suo ritmo è clamoroso e, proprio quando sembra avere fiaccato la resistenza dello spagnolo, rovina tutto cadendo alla Misano 1. Corsi e ricorsi storici… ad ogni modo complimenti per un weekend quasi perfetto che, fino a un certo punto, stava andando quasi a riaprire il Campionato.

Pol Espargarò (Honda) 7,5: il miglior weekend della sua annata, per distacco. Lo spagnolo centra la piazza d’onore alle spalle del suo vicino di box Marc Marquez chiudendo a 4.8 secondi. Una prova maiuscola che gli può dare un po’ di sprint in questo finale di stagione.

Enea Bastianini (Ducati Avintia Esponsorama) 8: ieri ha totalizzato più cadute che giri decenti. Sul bagnato sembrava un pesce fuor d’acqua. Anzi, fino a metà GP non si avevano notizie della “Bestia”. Poi, come in occasione di Misano 1, inizia a risalire la china e chiude addirittura in lotta con Quartararo. Voleva il bis in fatto di podi e, quindi, attacca il francese al Carro proprio all’ultimo giro. Missione compiuta e ancora una volta, una dimostrazione di forza e qualità!

Johann Zarco (Ducati Pramac) 6.5: centra una quinta posizione quasi insperata dopo un inizio non scintillante. Nelle fasi clou si mette in scia a Quartararo e si fa trascinare dal suo connazionale. Dopo tante difficoltà, una boccata d’ossigeno per il francese.

Valentino Rossi (Yamaha Petronas) 7: ok, davanti cadono in tanti e questo lo favorisce. Ok, il ritardo si avvicina ai 30 secondi, ma il “Dottore” centra un decimo posto nella gara nella quale saluta il pubblico italiano. Ormai siamo ai titoli di coda di una carriera leggendaria ma, nonostante le difficoltà, anche oggi ha voluto dare tutto quello che aveva.

Joan Mir (Suzuki) 2: come i “long laps” di penalità che si era beccato per la partenza anticipata e, soprattutto, come i giri completati prima di cadere e portare con sé anche Danilo Petrucci. Oggi il maiorchino lascia il titolo iridato a Fabio Quartararo, ma lo fa letteralmente nel peggiore dei modi.

Jack Miller (Ducati) 5: cade, ancora una volta, e rovina una domenica che poteva essere di ben altro livello sia per sé che per la Ducati. Doveva proteggere le spalle a Bagnaia, ma alla prima accelerata della gara finisce nella ghiaia di Misano. Male.

Foto: LaPresse

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