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Nuoto, Europei in vasca corta: Italia quasi al completo a Kazan. Parte il cammino verso Parigi 2024, senza Federica Pellegrini

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Ricomincia da 20: l’Italia del nuoto riparte dal numero tondo di medaglie conquistate agli ultimi Europei in vasca corta di Glasgow e si affaccia a tre mesi dai Giochi olimpici di Tokyo ad un autunno zeppo di impegni perché, dopo l’appuntamento continentale di Kazan in programma fra una settimana, arriveranno le fasi decisive dell’ISL e i Mondiali di Abu Dhabi.

Non si risparmia l’Italia del nuoto: qualche anno fa ci si lamentava dei pochi appuntamenti dell’attività mondiale, adesso siamo quasi all’overbooking con un calendario zeppo di impegni e Kazan è il primo di quattro appuntamenti internazionali nell’arco di nove mesi (seguiranno Abu Dhabi, Mondiali in vasca corta, Fukuoka Mondiali in vasca lunga e Roma Europei in vasca lunga) o addirittura di cinque in tredici mesi, se vogliamo aggiunger i Mondiali in vasca corta che si disputeranno proprio a Kazan a dicembre del prossimo anno.

L’Italia può recitare un ruolo da protagonista anche se la Russia padrona di casa, soprattutto al maschile, fa paura con una squadra che ha punte praticamente in tutti gli stili destinate ad arrivare in forma smagliante all’appuntamento tra le mura amiche. E’ il primo evento in cui l’Italia non potrà contare sull’apporto di Federica Pellegrini, un’assenza fragorosa per la formazione azzurra, soprattutto al femminile, dove mancherà un punto di riferimento difficilmente sostituibile.

Tra le donne l’equilibrio si sposterà sul mezzofondo con Simona Quadarella che ha la missione di allungare la sua striscia vincente in Europa che dura ininterrottamente da tre anni: la romana è imbattuta, a livello continentale su ben tre distanze da ben tre edizioni degli Europei: otto gare disputate e otto ori. L’inserimento nel programma dei 1500 stile libero, oltre agli 800, regala all’azzurra una chance in più. Prevista una buona messe di medaglie, come fu a Glasgow, anche nella rana con il trio Castiglioni, Carraro e Pilato che sembra non avere rivali, mentre Margherita Panziera nel dorso e Ilaria Cusinato nei misti ma anche Bianchi e Di Liddo nella farfalla vanno a caccia di allori che sarebbero molto importanti dal punto di vista mentale in una fase delicata delle rispettive carriere. Nella velocità primo europeo da possibile protagonista (da finale più che da medaglia) per Costanza Cocconcelli, la cui presenza sarà fondamentale anche nelle staffette miste.

In campo maschile l’Italia ha frecce al proprio arco in tutti gli stili, o meglio in tutte le gare. Dai “cavalieri” dello sprint, guidati da Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri, agli specialisti dei misti, Marco Orsi, sempre protagonista nei 100 e Alberto Razzetti che si migliora ogni volta che scende in vasca, fino ad arrivare alle star della rana, Nicolò Martinenghi e Fabio Scozzoli, assieme agli emergenti Poggio e Pinzuti, che avranno avversari di altissimo livello ma se la giocheranno per i massimi livelli.

Gregorio Paltrinieri, dominatore degli Europei in lunga di Budapest a maggio e vittima della mononucleosi a Tokyo, dove ha comunque raccolto due medaglie preziose, punta in alto nel mezzofondo, dove mancherà all’appello il suo ex “gemello” Gabriele Detti, che con ogni probabilità tornerà per i Mondiali. Paltrinieri avrà una carta da giocare in più a Kazan rispetto alle edizioni precedenti degli Europei perché potrà gareggiare anche sulla distanza degli 800 stile libero, inseriti per la prima volta nel programma di questa manifestazione. Fra gli assenti eccellenti c’è anche Federico Burdisso, in vasca a Chicago dove è già concentrato per la stagione 2022, visto che non ama particolarmente la vasca corta. Per la farfalla, dunque, l’Italia punterà tutto su Matteo Rivolta che bene si è comportato nelle ISL. Nel dorso Thomas Ceccon vuole andare a dare fastidio ai super campioni russi, così come Sabbioni e Mora che in vasca corta se la cavano molto bene.

Foto Lapresse

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