Nuoto

Nuoto, la nuova dimensione di Alberto Razzetti. Una nuova carta da medaglia nei misti. Anche per Parigi…

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La vasca corta è stata quella che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. A Genova, la “sua” Genova, alla vigilia dell’Europeo di Glasgow si fece notare al Nico Sapio con un tempo che gli permise di vestire l’azzurro un mese dopo e di disputare la finale dei 200 farfalla, chiusa con il sesto posto.

Il 2021 è stato l’anno della consacrazione ad altissimo livello: le due medaglie europee in vasca lunga, i record italiani nei 200 e nei 400 misti, la finale olimpica di Tokyo, le soddisfazioni alla ISL. Alberto Razzetti non si vuole più fermare: ha preso consapevolezza delle sue potenzialità, sta pian piano imparando a gestire le sue gare che sono, dal punto di vista tattico, le più complicate in assoluto.

La certezza è che l’Italia ha finalmente ritrovato uno specialista dei misti di alto livello e francamente oggi è difficile dire dove possa arrivare questo ligure di stanza a Livorno che ha fatto stropicciare gli occhi a tanti addetti ai lavori, che è salito sul podio nei 400 misti alla prima vera gara internazionale su questa distanza e le cui potenzialità sono solo in parte conosciute.

La vasca corta lo ha lanciato nel nuoto che conta ed a lui la vasca corta piace, dunque a Kazan scenderà in vasca per dire la sua nelle due gare che predilige, 200 e 400 misti dove punterà ancora una volta al podio e dove non nasconde il sogno di beffare i padroni di casa russi per l’oro almeno in una delle due gare.

La seconda parte di gara è quella che può fare la differenza: l’obiettivo è non perdere troppo terreno prima della frazione a rana e sistemare qualcosa nelle virate e nelle subacquee: se in questi giorni sarà riuscito a lavorare su questi particolari sognare sarà lecito, anche se gli avversari non mancano.

Foto: LaPresse

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