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Pagelle Italia-Svezia U21 1-1: Tonali non brilla, Udogie il peggiore. Lucca vero n.9

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PAGELLE ITALIA-SVEZIA U21 1-1

Turati, 6: praticamente mai impegnato, incolpevole sul gol della Svezia in pieno recupero. Qualche brivido nei disimpegni con i piedi.

Bellanova, 6: perde sempre un tempo di troppo per effettuare il passaggio e l’azione inevitabilmente rallenta. Davvero ingenua l’ammonizione per proteste nel corso della prima frazione. Nella ripresa si sacrifica bene in copertura. Dal 90′ Ferrarini, 5: dal suo lato nasce l’azione che porta la Svezia ad un pari immeritato.

Okoli, 6: fa valere la sua fisicità, gioca in anticipo, annulla gli attaccanti della Svezia. Fino all’episodio finale, dove è colpevole come tutta la difesa azzurra.

Lovato, 6: gioca una partita impeccabile fino al 93′, risultando straripante dal punto di vista fisico. L’unica disattenzione in pieno recupero costa carissima.

Udogie, 4: il peggiore in campo. Nel secondo tempo la Svezia attacca sempre dal suo lato e sfonda con eccessiva facilità. Spinge poco o nulla sulla corsia di sinistra, fino alla diagonale mancata che consegna agli scandinavi la rete del pari.

Rovella, 6,5: quando ha il pallone tra i piedi dà sempre la sensazione di poter accelerare e creare pericoli. Da un suo destro vellutato nasce l’assist al bacio per il vantaggio di Lucca. Un metronomo che sta iniziando a trovare anche i giusti tempi di inserimento. Spreca però una occasione colossale al 68′ a tu per tu con Brolin.

Tonali, 6,5: si vede che è di un’altra categoria, ma non gioca di certo la sua miglior partita. Si fa vedere più in copertura che in impostazione, anche se con grande intelligenza tattica è lui a dettare i ritmi del match. Se, come appare quasi scontato, Mancini lo convocherà al ‘piano di sopra’ già a novembre, di sicuro sarà una perdita enorme per questa squadra dove il talento non abbonda.

Salvatore Esposito, 5,5: buon palleggiatore, ma tre registi a centrocampo sono troppi. Nel finale patisce la fisicità degli svedesi.

Vignato, 5,5: si accende ad intermittenza, ma gli manca quasi sempre l’ultimo passaggio.

Lucca, 7: viene martellato dai difensori avversari, fa a sportellate. Poi piazza la zampata da vero n.9 sul finire della prima frazione. Deve crescere, ma di sicuro è questo l’attaccante che sta cercando Mancini. Dall’81’ Piccoli, 5: si divora il gol del 2-0 a tu per tu con il portiere avversario. 20 secondi dopo la Svezia pareggia.

Colombo, 6: sfiora il gol del 2-0 con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Tanto impegno sulla fascia, ma non è un’ala. Si fa notare per diversi generosi recuperi. Un esterno alla Mandzukic più che alla Chiesa…Dall’81’ Cancellieri, 6: in pochi minuti fa vedere di che pasta e fatto, in particolare con un coast to coast spettacolare.

All. Nicolato, 6: Italia padrona del campo, pur senza brillare, poi la beffa finale. Non convince la scelta di Udogie in uno dei pochi ruoli dove regna l’abbondanza (leggasi Calafiori e Cambiaso). Si ostina con il 4-3-3, modulo forse non adatto a questa squadra, almeno con gli interpreti attuali. La vittoria avrebbe rappresentato un’ipoteca per la qualificazione, ora ci sarà da sudare. E senza Tonali il tasso tecnico già non eccelso si abbasserà pericolosamente.

Foto: Lapresse

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