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Ciclismo

Parigi-Roubaix 2021, le pagelle: Sonny Colbrelli incommensurabile. Gianni Moscon vincitore morale. Italia super!

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PAGELLE PARIGI-ROUBAIX 2021

Sonny Colbrelli, voto 10 e lode: una stagione straordinaria, condita da un successo leggendario. Di meglio non poteva fare. La danza della pioggia ha funzionato, il meteo gli ha fatto un favore, ma tutto il resto lo ha fatto il Cobra con testa, cuore e gambe. Sin dal mattino si era capito che fosse la sua giornata, non ha mai lasciato spazio ai rivali, ha sempre fatto corsa di testa, anche con una tattica eccellente. Sul finale con grinta ha rinforzato l’attacco e, in una volata da ricordare per sempre, non ha lasciato nessuno scampo.

Gianni Moscon, voto 9: è tornato il Moscon che tutti ricordavano. Va all’attacco sin dai primi chilometri e, a mano a mano, alza l’andatura, staccando tutti i compagni d’avventura. Si ritrova al comando in solitaria, con oltre un minuto di margine sugli inseguitori, poi la sfortuna (e anche la stanchezza) si abbattono contro di lui che, prima fora, poi cade. Viene raggiunto e chiude quarto.

Mathieu van der Poel, voto 7,5: quando corre così è uno spettacolo per gli occhi di tutti. All’attacco da lontanissimo, come piace fare a lui. Un paio di problemi alla bicicletta non ne placano l’impeto, ci prova in tutti i modi e riesce a staccare il rivale di sempre Wout van Aert. Alla sua ruota però rimane incollato Colbrelli e, ancora una volta, come accaduto al Fiandre con Asgreen, è costretto ad inchinarsi. In ogni caso ha tutto il tempo per trionfare nel Velodromo.

Florian Vermeersch, voto 8,5: ha ventidue anni, ma ha trovato già la giornata della vita. Va all’attacco da lontano, come tanti, ma quando gli altri crollano, lui resiste con una grinta e una gamba eccezionale. Nel finale, contro due fenomeni, si gioca il tutto per tutto e quasi non riesce nel colpaccio in volata, cogliendo una seconda piazza che vale tantissimo. La sua carriera da professionista è iniziata con il botto.

Yves Lampaert, voto 6,5: non è stato annunciato alla vigilia, ma era sicuramente il capitano della Deceuninck Quick-Step. La sfortuna si è messa contro la compagine belga, il Wolfpack oggi non è riuscito a dettar legge e si è dovuto accontentare di una quinta piazza di rincalzo.

Wout van Aert, voto 5: una settimana dopo il finale non cambia. Era nuovamente il grande favorito per la vittoria, esce nuovamente sconfitto e con le ossa rotte. Non tiene il passo di van der Poel e Colbrelli, è costretto sempre ad inseguire e termina settimo.

Guillaume Boivin, voto 7: il campione canadese si sarebbe meritato un finale migliore rispetto al suo nono posto. Fa corsa alla pari con Colbrelli e van der Poel, il che è tutto dire. Poi però una caduta in uno degli ultimi tratti in pavé gli priva la possibilità di giocarsi la vittoria.

Foto: Lapresse

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