Ciclismo
Parigi-Roubaix 2021: l’Italia si affida a Colbrelli, Trentin e Moscon. Ultimo successo nel secolo scorso
Torna dopo due anni e mezzo (stop forzato causa Covid) la Parigi-Roubaix, domenica si correrà l’Inferno del Nord, la Classica Monumento completamente pianeggiante, ma tra le più dure da affrontare con i suoi tratti in pavé. Questa lunga pausa ha distanziato ancor di più l’ultimo successo azzurro nel Velodromo, che ormai risale al secolo scorso, quando Andrea Tafi si impose nel 1999.
L’Italia va a caccia del quattordicesimo trionfo nella corsa transalpina. La carta più importante da giocare non può che essere quella timbrata Sonny Colbrelli. La condizione dell’uomo della Bahrain-Merida è eccellente, la maglia di campione d’Europa sulle spalle può essere uno stimolo in più e c’è da riscattare assolutamente un Mondiale che non è andato come si aspettava. Ha tutte la carte in regola per trovare un buon risultato.
Altra chance azzurra è quella di Matteo Trentin. Spesso e volentieri, com’è accaduto anche domenica scorsa in quel di Lovanio, la sfortuna si è messa contro il corridore della UAE Emirates anche sulle pietre, con cadute o forature nei momenti decisivi della gara. Ha l’esperienza giusta per tirar fuori una performance eccellente.
Un corridore che ha sempre dimostrato di aver le caratteristiche giuste per giocarsi qualcosa di importante nei tratti in pavé è Gianni Moscon. Per il trentino della Ineos Grenadiers anche una quinta piazza di lusso nel 2017, a testimonianza dell’affinità con il percorso: da capire la sua condizione fisica.
Foto: Valerio Pagni