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Pattinaggio artistico a rotelle, Mondiali 2021: nel singolo maschile l’oro va a Domec. Lucaroni è immenso

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Si è chiusa con il botto la penultima giornata dei Campionati Mondiali 2021 di pattinaggio artistico a rotelle. Pau Garcia Domec e Luca Lucaroni hanno infatti infuocato la Secretaria Nacional De Deportes di Aunciòn (Paraguay) mettendo in scena una battaglia senza precedenti, senza particolari dubbi la più bella della storia recente della disciplina.

A spuntarla è stato il pattinatore spagnolo che, sulla falsariga di quanto accaduto agli Europei di Riccione, ha preso il largo confezionando la miglior prova tecnica. Due i suoi punti di forza: una seconda metà acchiappa punti impreziosita da ben quattro elementi in zona bonus ruotati nel miglior modo possibile facendo impennare il QOE – tra cui due combinazioni, triplo salchow/triplo toeloop e triplo flip/triplo toeloop, e due salti singoli, triplo rittberger e doppio axel –  e una padronanza maggiore nelle trottole, impreziosite dai tanti cambi di posizione figli del nuovo regolamento. Firmando un programma dunque ben costruito, originale e ricchissimo di passi, il catalano imponendosi di misura anche sulle components ha conquistato il punteggio monstre di 182.46 (125.15, 57.31) per l’altissimo totale di 279.64, nuovo record del mondo.

Neanche il migliore Luca Lucaroni, comunque in grande spolvero in questa annata sportiva rallentata da un infortunio, ha potuto fermare la furia rossa. Il fuoriclasse seguito da Luca D’Alisera infatti, modificando l’asset del segmento più lungo inserendo due elementi in più nella seconda metà, pur sciorinando qualità a palate rendendosi autore di una performance eccelsa, complice anche un base value leggermente inferiore si è dovuto accontentare della medaglia d’argento con 175.68 (118.84, 56.84) per 273.52. Ma non può rimproverarsi veramente nulla l’azzurro, bravissimo a gettare il cuore oltre l’ostacolo cercando di accaparrarsi il metallo più pregiato fino all’ultimo secondo.

Davvero meraviglioso inoltre Alessandro Liberatore, abile a piazzarsi sul gradino più basso del podio alla prima rassegna continentale nella massima categoria realizzando due programmi riducendo al minimo le sbavature, raggiungendo 150.51 (98.02, 52.49) per 234.65. Molto bene anche Alberto Maffei, quarto con 141.57 (96.38, 46.19) per 213.46. Non è riuscita infine la rimonta allo spagnolo Pere Marsinyach Torrico, sesto nella classifica finale con 131.04 (86.90, 45.14) per 200.05.

Foto: Raniero Corbelletti (per gentile concessione di FISR, Federazione Italiana Sport Rotellistici)

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